Bagnolo Piemonte, serata di beneficenza con lo spettacolo “Invece un Samaritano”

Il Lions Club Barge e Bagnolo ed il gruppo “Amici di Laura”, da più di dieci anni organizzano Cene di Solidarietà a favore di  Laura Pierino, torinese, missionaria laica in Mozambico.

Grazie alla disponibilità della Compagnia “Amici del Samaritano” di Candiolo quest’anno, invece, organizzano uno spettacolo intitolato: “Invece un Samaritano”, commedia musicale in due atti, liberamente tratta dall’opera “Come il Buon Samaritano” di Fabio Baggio che si terrà sabato 20 aprile alle ore 21,00 presso il Teatro Silvio Pellico di Bagnolo Piemonte.

La rappresentazione teatrale è realizzata da un gruppo di oltre centoventi persone della Parrocchia di Candiolo; un gruppo che attua percorsi educativi attraverso un recital che coinvolge adulti, giovani, ragazzi e bambini.  L’esperienza di amicizia e di impegno ha dato vita ad una grande famiglia che valorizza il senso di appartenenza e di condivisione e persegue obiettivi di formazione e di solidarietà.  Canzoni, balletti, musiche, video, letture, effetti speciali inviteranno lo spettatore a confrontarsi sulle sfide quotidiane della responsabilità e della solidarietà.

Quanto si raccoglierà dallo spettacolo sarà destinato al “Progetto Pemba” di cui Laura ne è l’anima; saranno presenti alla serata i genitori che ritireranno le offerte raccolte e provvederanno ad inoltrarle immediatamente in Mozambico. 

Laura Pierino dal 1996 vive in Mozambico tra i più poveri. Ha creato case per accogliere centinaia di ragazzi di strada, dando loro la possibilità di imparare un mestiere; un lebbrosario in cui gli abitanti hanno trovato il coraggio di gestire la propria vita in modo dignitoso; strutture che ospitano ragazzine incinte, neonati idrocefali, anziani e malati abbandonati.

Attualmente la situazione di vita in quei luoghi è particolarmente aggravata dall’epidemia del colera: “In questi giorni, – così scrive Laura agli amici di Bagnolo – il colera suscita disperazione e senso di impotenza.  Nel villaggio di Murrèbue, dove portiamo avanti un programma di recupero della denutrizione ed un altro di accompagnamento ed orientamento famigliare a favore dei bambini disabili, con ritardo mentale che vivono nascosti ed abbandonati a se stessi, l’epidemia del colera supera la capacità di risposta del piccolo ambulatorio del villaggio che da tempo è diventato un punto di primo soccorso.  Le madri si sono viste impotenti di fronte alle malattie dei loro figli: malaria e infezioni di ogni tipo.  La consegna dei retrovirali per l’AIDS e le vaccinazioni per i neonati sono state sospese: l’infermeria è stata trasformata in un ricovero di emergenza dove i malati di colera il più delle volte non riescono ad essere salvati.  La nostra testimonianza e il nostro sforzo cercano di rendere meno difficile la loro quotidianità…”

Sono queste, parole di impotenza, ma anche di fiducia, di speranza: espressione di una fede viva che risponde alla domanda del Vangelo: “Avevo fame, avevo sete…”. 

 “L’invito a partecipare è rivolto a tutti; il contributo di tutti contribuisce ad alimentare i -semi di speranza- di cui tutti possiamo essere portatori” – sottolineano gli organizzatori.

Per informazioni sulla serata ed eventuali prenotazioni di posti a sedere è possibile rivolgersi (entro il 16 aprile) ai seguenti numeri: 338/2596038 – 0175/392392 – 338/2208964.