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Attualità | 27 gennaio 2014, 09:43

Continua la recessione, con la sola eccezione delle aziende meccaniche che esportano

E' quanto emerge dall’indagine congiunturale di previsione sul primo trimestre 2014, condotta da Confindustria Cuneo

Continua la recessione, con la sola eccezione delle aziende meccaniche che esportano

I deboli segnali di risalita che emergono dall’ultima indagine congiunturale di previsione, non sono sufficienti a contrastare il protrarsi della fase recessiva. Le valutazioni per il primo trimestre 2014 analizzate dal Centro studi di Confindustria Cuneo su un campione di 220 aziende associate, non lasciano intravedere prospettive di ripresa.

Grazie all’export, nel contesto provinciale solo la meccanica sembra aver imboccato la via della risalita.

I principali indicatori economici presi in considerazione nell’indagine rimangono per lo più stabili o negativi. Le aspettative sui livelli produttivi sono improntate al pessimismo per la maggior parte delle imprese cuneesi, con il risultato che rispetto all’ultimo trimestre 2013 gli imprenditori pessimisti salgono del 4%. Situazione analoga per i nuovi ordini interni: sale pesantemente la quota di imprenditori che ne prospetta un calo.

Resta invariato al 68%, ma decisamente al di sotto del 75% atteso in un ciclo economico “normale” il tasso di utilizzo degli impianti, mentre sale di quasi 4 punti la quota di aziende che prevedono di fare investimenti significativi. Migliorano ma restano sfavorevoli le attese di variazione della redditività, così come rimane precaria la situazione di liquidità a causa del ritardo negli incassi, seppur i tempi medi di pagamento risultino sostanzialmente invariati. Anche sul fronte della domanda di lavoro, se il saldo occupazionale sale di 2,5 punti, la quota di aziende che prevede un aumento degli addetti si attesta al 19%. Dulcis in fundo, le previsioni sui nuovi ordini export passano dal -2,3% di fine 2013 al +1,2% di inizio 2014.

Nell’analisi per settori merceologici la risalita delle esportazioni trova riscontro nell’andamento delle imprese meccaniche, le cui aspettative sull’export salgono di oltre 19 punti, trainando le previsioni sulla produzione (+11%). Nel comparto alimentare risalgono le attese sui livelli produttivi, ma scendono quelle su ordini ed export, mentre si aggravano le situazioni complessive in tutti gli altri settori, dalla chimica e gomma-plastica, alla grafica, stampa ed editoria e agli altri manifatturieri. L’edilizia continua ad essere il settore più in difficoltà in assoluto.

R.G.

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