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Al Direttore | 11 luglio 2014, 08:23

Cuneo: i problemi del porta a porta per chi abita in condominio

"Chi non dispone di un posto definito (e nascosto alla vista: non è certo un'immagine da cartolina vedere un palazzone con decine di pattumiere sulla pubblica via) per la raccolta differenziata avrà maggiori problematiche da affrontare per mettere d'accordo tutti i condòmini"

Cuneo: i problemi del porta a porta per chi abita in condominio

Buonasera, 

Da diversi giorni leggo con interesse quanto pubblicate sui problemi che, più di altri, coinvolgono tanti Cuneesi in questo periodo. 

Non vorrei tediarla con l'ennesima lettera sulle criticità della raccolta differenziata a Cuneo, tuttavia ci sono aspetti delicati che forse sarebbe stato meglio approfondire con i cittadini prima di avviare il progetto. 

Abito in un condominio in una zona semicentrale e, per quanto ritenessi efficiente il vecchio sistema con le campane pubbliche differenziate, non sono contrario al nuovo progetto del porta a porta: però si sono incontrati problemi logistici abbastanza complessi da gestire. 

Abito in un condominio diviso in più lotti, per un totale di oltre 30 appartamenti, per la maggior parte regolarmente abitati: tutti noi siamo dotati dei piccoli contenitori colorati. Il Comune ci ha contattati più di un mesetto fa tramite l'amministratore per posizionare i cassonetti grandi condominiali nel nostro cortile, che avrebbero reso anche per noi più semplice la raccolta, ma non è stato possibile perché trattasi di proprietà privata: ed i proprietari non vogliono che il cortile venga "contaminato" dai nostri rifiuti (nemmeno la carta). Ci vediamo quindi costretti a riempire il marciapiede di bidoncini, con il malumore dei negozianti del piano terra che si trovano oramai quasi tutti i giorni un piccolo deposito di rifiuti vicino alle saracinesche. 

Confrontandomi con altri conoscenti, ho scoperto che diversi palazzi di Cuneo, soprattutto nella parte vecchia, non dispongono di cortile pubblico e sono già state rilevate problematiche simili a quelle che ho descritto: in alcuni casi i proprietari permettono che si usi il loro spazio per il servizio di raccolta differenziata, in altri esercitano quello che comunque è un loro diritto, vietando l'accesso. Va da sé che chi non dispone di un posto definito (e nascosto alla vista: non è certo un'immagine da cartolina vedere un palazzone con decine di pattumiere sulla pubblica via) per la raccolta differenziata avrà maggiori problematiche da affrontare per mettere d'accordo tutti i condòmini. 

Che cosa può fare il Comune per noi? Che cosa possiamo fare noi per venire incontro al Comune, per venire incontro a noi stessi? Fermo restando che ognuno è sovrano a casa sua, credo che uno dei princípi più importanti da imparare per la buona riuscita della raccolta porta a porta condominiale è che "chi fa insieme, fa molto meglio che a far da sé". 

Cordialmente, 

Lettera firmata

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