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Al Direttore | 22 luglio 2014, 12:18

Ceva, un successo l'incontro organizzato da Co.Di.Ce e Comitato sanitario locale Valbormida

"Fondamentale sviluppare una rete ospedaliera razionale, che non sia imbrigliata dai confini regionali, ma guardi alle reali esigenze del territorio"

Ceva, un successo l'incontro organizzato da Co.Di.Ce e Comitato sanitario locale Valbormida

Egregio Direttore,

            possiamo parlare di un sostanziale successo per l'incontro pubblico organizzato dal CO.DI.CE. e dal Comitato sanitario locale Valbormida lo scorso venerdì 18/07 a Millesimo, il cui punto “politico” essenziale è stato il seguente: la battaglia per l’Ospedale di Ceva non viene fatta solo dai residenti del Cebano, magari per difendere un interesse particolaristico – l’”Ospedale sotto casa” - , ma viene portata avanti da un territorio più vasto, che chiede una struttura sanitaria che sia valido punto di riferimento per i pazienti acuti. Si tratta, in altre parole, di sviluppare una rete ospedaliera razionale, che non sia imbrigliata dai confini regionali, ma guardi alle reali esigenze del territorio.

            L'evento, come annunciato, è stato promosso per proporre un’intesa tra la Regione Piemonte e la Regione Liguria che riconosca l’Ospedale di Ceva quale Ospedale di riferimento per la gestione delle emergenze non solo del Cebano e della vallate circostanti, ma anche della Val Bormida.

            All’incontro, che ha visto una nutrita partecipazione di cittadini, hanno preso parte numerosi amministratori locali e rappresentanti politici: tra gli altri, il Sindaco di Millesimo, Pietro Pizzorno, il Sindaco di Ceva, Alfredo Vizio, i Consiglieri regionali liguri Marco Melgrati e Maurizio Torterolo, il Consigliere regionale piemontese Mauro Campo, i deputati Fabiana Dadone e Matteo Mantero, il segretario del circolo PD di Cairo Montenotte Elena Castagneto, il Sindaco di Cosseria, Roberto Molinaro, il Sindaco di Murialdo, Ezio Salvetto.

            Pur non nascondendo le difficoltà legate all’attuazione della proposta oggetto di discussione, tutti coloro che hanno preso la parola hanno confermato il proprio sostegno all’iniziativa, convenendo sull’opportunità di un’intesa tra le due Regioni perché la gestione delle emergenze nei nostri territori venga demandata all’Ospedale di Ceva. E, affinché quanto detto durante l’incontro non si esaurisca in mere parole, si è deciso di proporre a tutti i Comuni interessati, liguri e piemontesi, l’approvazione di un ordine del giorno nel quale mettere “nero su bianco” la richiesta di fare dell’Ospedale di Ceva un vero e proprio presidio interregionale per il Cebano, la Val Tanaro e la Val Bormida. Inoltre, i Comitati civici promotori organizzeranno nuove iniziative pubbliche per monitorare lo “stato di avanzamento dei lavori” di questa importante proposta.

            A questo punto è essenziale che la Regione Piemonte e l’ASL Cuneo 1, facendo leva su questa proposta – che parte dal territorio piemontese, oltreché da quello ligure - si astengano da ulteriori provvedimenti penalizzanti per l’Ospedale di Ceva ed anzi procedano all’immediato potenziamento dello stesso.

A quest’ultimo proposito, vogliamo chiarire che il progetto di sviluppo della Chirurgia cebana recentemente annunciato dall’ASL cuneese sarà “lettera morta” se i rumors che circolano circa il fatto che tutti gli interventi del 118 vengono sistematicamente dirottati su Mondovì saranno confermati. Sarebbe davvero paradossale se l’ASL prima “convogliasse” tutte le chiamate altrove e poi sostenesse che Ceva non ha i numeri per continuare ad operare!

Chiediamo, ancora una volta, che l’ASL smentisca queste voci e metta in atto tutte le misure necessarie perché il Reparto di Chirurgia di Ceva continui ad essere, anche in futuro, pienamente operativo.

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