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Politica | 28 agosto 2014, 13:00

Il commissario della Provincia Giuseppe Rossetto dice la sua sui mancati pagamenti dell'RC auto

"Al lavoro per evitare ricari impositivi che aggraverebbero il disagio economico sociale": queste le parole del commissario

Il commissario della Provincia Giuseppe Rossetto dice la sua sui mancati pagamenti dell'RC auto

"Lo ribadisco ancora una volta: ulteriori aumenti di tassazione da parte nostra, oltre a non permettere la compensazione dei tagli subiti a opera del Governo centrale, avrebbero il solo effetto di ampliare l'area della recessione e del disagio anche nella nostra provincia. Emblematico il caso del settore automobilistico, rispetto al quale la Provincia interviene con due leve fiscali, rispettivamente sulle Rc auto e sulle trascrizioni".

Così dice il commissario dell'Ente di corso Nizza Giuseppe Rossetto, il quale interviene a propria volta nel dibattito innescatosi localmente sugli effetti del fenomeno, in crescita anche nel Cuneese, del mancato pagamento del premio Rc auto.

"Le mie analisi e quelle dei competenti uffici del settore Bilancio della Provincia, che con me stanno lavorando al difficile aggiornamento dei conti per quest'autunno, sono perfettamente concordi. Premesso, infatti, che sull'addizionale Rc auto avremmo un ulteriore margine di manovra di appena mezzo punto, essendo l'attuale aliquota al 15,50% a fronte di una soglia massima di legge del 16, l'effetto sarebbe di non risolvere il problema dei tagli crescenti inflitti dal Governo Renzi e di aggravare la condizione di tanti nostri concittadini automobilisti che già ora hanno difficoltà oggettive a pagare il premio Rc auto. Benché al momento, come emerge dal monitoraggio attento dei nostri uffici assessorili, non si riscontrino cali di gettito, stiamo vigilando sugli andamenti dello stesso, consapevoli di come la piaga delle auto fermate senza assicurazione sia più diffusa anche qui nel Cuneese. Anche in questo caso, gli Enti locali vengono messi di fronte al fatto compiuto, mentre la soluzione politica dovrebbe venire dal livello legislativo e governativo, con la presa d'atto del sostanziale fallimento delle politiche di liberalizzazione del settore assicurativo automobilistico, dalle leggi Bersani in avanti, le quali avrebbero dovuto condurre a un calo vigoroso dei premi medi e invece collocano gli stessi a un livello doppio della media europea".

Nessun margine di manovra, neppure teorico, quindi, è ammesso con riferimento all'imposta provinciale di trascrizione, la quale è già ora fissata a un massimo del 30%.

L'aggiornamento delle aliquote è avvenuto a metà dello scorso anno, in carica la Giunta Gancia, con il bilancio previsionale 2013 "Anche se la nostra - ricorda ancora Rossetto assieme agli uffici finanziari - fu la penultima Provincia, in ordine di tempo in ambito nazionale, ad apportare tali rincari, dopo avere fatto di tutto per scongiurarli. A volte non so se il Governo si renda conto che spenderebbe molto meno a farsi garante dei premi Rc auto incolpevolmente insoluti, ossia non pagati per temporanee ragioni economiche dell'automobilista, che non nella situazione attuale attraverso il Fondo per le vittime della strada".

R.T.

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