"Le società partecipate? In provincia di Cuneo abbiamo agito prima degli altri"

«Le società partecipate? Enti inutili, se non dannosi alle casse pubbliche. Ora lo dicono tutti, ma è la scoperta dell’acqua calda. In Provincia di Cuneo, l’abbiamo capito molto prima degli altri, mettendo mano a vendite e liquidazioni delle quote di proprietà delle partecipate dell’Amministrazione provinciale».

Così l’ex presidente della Provincia di Cuneo, Gianna Gancia, commenta gli ultimi dati sui bilanci delle partecipate pubbliche (nella Granda una su sei è in passivo), nel mirino del commissario alla “spending review”, Carlo Cottarelli.

«E’ stata – osserva Gianna Gancia - la prima promessa mantenuta con gli elettori che mi avevano votato alla presidenza della Provincia. Nel nostro “piccolo”, abbiamo venduto o chiuso 13 enti partecipati, cancellando 119 poltrone di sottogoverno e ricavandone una plusvalenza di oltre 3 milioni di euro, prevalentemente reinvestiti nella manutenzione delle scuole, cioè in uno dei settori di competenza della Provincia, contrariamente a quanto avveniva in molte delle nostre società partecipate, che si occupavano delle cose più impensabili, come la costruzione di capannoni (che peraltro sono rimasti desolatamente vuoti)!».

E’ stata un’operazione di “taglio alla spesa” ante-litteram, non priva di resistenze e difficoltà: «Nel 2009 – racconta la presidente Gancia -, nessuno voleva sentir parlare di questi tagli, in fondo il sistema delle partecipate faceva comodo a tutti. Abbiamo dovuto forzare la mano, ma ce l’abbiamo fatta».

Ma la crociata della presidente Gancia contro gli sprechi e le società partecipate, non si è fermata in Provincia e continuerà in Regione: «Chiederò al governatore Chiamparino il coraggio di applicare il “modello Cuneo” anche in Regione. Vedremo cosa succederà».