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Attualità | 01 settembre 2014, 08:01

Meno Irap (0,92%) agli esercizi commerciali che rinunceranno alle slot-machine: servirà?

Il provvedimento della Regione Piemonte entrerà in vigore il 1 gennaio 2015

Meno Irap (0,92%) agli esercizi commerciali che rinunceranno alle slot-machine: servirà?

Stando ai dati conosciuti i piemontesi spendono ogni anno per il gioco d’azzardo qualcosa come 5 miliardi di euro e negli ultimi anni i pazienti affetti in forma grave da gioco d’azzardo patologico sono aumentati più del 400 per cento. In Piemonte i casi conclamati e quindi presi in carico dai servizi che in ogni Asl e Aso si occupano delle dipendenze sono stati lo scorso anno 1.256, in prevalenza uomini, di età media di 47,9 anni, con una media di cosiddetti “soggetti a rischio” che in Piemonte è più alta di quella nazionale. Una piaga dagli effetti devastanti.

Con, sovente, padri di famiglia sul lastrico, costretti a disfarsi di ogni bene mobile ed immobile guadagnato con il sudore di una vita, spesso prede degli strozzini, quando non “spinti” al suicidio da un dissesto finanziario che essi stessi si sono arrecati con le loro mani.

Servirebbe una guerra senza esclusione di colpi, se non fosse che le slot rendono alle casse dello Stato non meno di 8 miliardi di euro anno miliardi di euro. Non sarà una guerra, ma quantomeno una significativa battaglia, quella che parte in questi giorni dalla Regione Piemonte.

L’ha annunciata il presidente Sergio Chiamparino, dopo aver affrontato l’argomento in Giunta.

A partire da gennaio 2015 i locali che decideranno di togliere le slot-machine avranno una diminuzione dello 0,92% dell’Irap, al contrario ci sarà invece un aumento di pari percentuale per quelli che continueranno ad averle. Sono stati inoltre stanziati 2 milioni di euro per alcune campagne di sensibilizzazione nelle scuole.

Servirà oi proprietari di locali preferiranno guadagnare molto di più del risparmio Irap con le loro slot? Vedremo.

Chiamparino vorrebbe anche invitare i suoi ex colleghi sindaci ad individuare luoghi sensibili nei vari comuni, come scuole e bocciofile: vicino a questi punti sarà vietata l’installazione di macchinette. Cosa questa che molti comuni, quelli più sensibili al problema, hanno già fatto da tempo.

S.O.

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