L'apertura di Lurisia legata allo Sblocca Italia, e un bilancio da far quadrare comunque non facile

La buona volontà non manca, va detto in apertura. Lurisia però vive e rivive film troppo noti in valle (e non solo). Una società di gestione a cui certo non fa difetto il marketing e la comunicazione ma che alla fine si trova a dover cercare sul territorio appoggi finanziari (diversamente confezionabili) per poter far fronte al suo ordinario, un emendamento nello Sblocca Italia che potrebbe salvare, come afferma Massimo Rulfi, la stazione per l'apertura ma che di certo non è la panacea della quadratura dei bilanci societari che sono figli di biglietti ed incassi, un comune che si trova a dover dare risposte ai suoi residenti e turisti spesso non più sostenibili da un ente pubblico ed una società proprietaria degli impianti che deve lasciare i sentimenti e fare i conti solo con i bilanci.

Questo il quadro della situazione a Lurisia, dove se il 'mitico' Sblocca Italia conterrà un certo emendamento allora si aprirà (altrimenti i lavori obbligatori sarebbero troppo onerosi e gli impianti rimarranno fermi), la società di gestione dovrà 'raccimolare' un 50/60 mila euro dal territorio per garantire una operatività coerente ed il Comune e società degli impianti che si apprestano a mostrare i muscoli per le manutenzioni che si dovranno fare ma sulle quali non mancheranno scontri su chi le dovrà fare. Se almeno il primo punto non accade, per 15 dipendenti non ci sarà presente, per Lurisia neppure.