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Attualità | 23 ottobre 2014, 13:29

Mobilitazione delle camere di Commercio anche a Cuneo

La sollecitazione è rivolta all'attuale disegno di riforma del sistema camerale

Mobilitazione delle camere di Commercio anche a Cuneo

I rappresentanti sindacali dei dipendenti della Camera di commercio di Cuneo, unitamente a quelli delle altre Camere di commercio italiane, hanno deciso di portare all’attenzione dell’opinione pubblica la difficile situazione in cui si trovano gli Enti camerali a seguito dell’approvazione della L. 114/2014 che dispone il taglio dei proventi del diritto annuale, principale fonte di entrata di questi Enti, nella misura del 35% dal 2015, del 40% dal 2016 e del 50% dal 2017.

Un provvedimento che riduce drasticamente le risorse per le attività di sostegno all’economia dei territori e mette a repentaglio migliaia di posti di lavoro. Una misura propagandistica che, a fronte di risparmi davvero esigui (in media 100 euro per impresa all’anno a regime), farà venir meno moltissime attività a diretto sostegno delle micro, piccole e medie imprese italiane.   L’obiettivo è di tutelare i livelli occupazionali delle Camere di commercio ed evitarne il default, chiedendo la revisione dell’articolo 28 del D.L.90/2014, che prevede il taglio progressivo dei diritti annuali delle Camere di commercio, con l’inevitabile conseguenza di portare gli enti camerali ad una lenta e progressiva agonia, nonché dell'articolo 9 del DDL concernente la Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, il quale prevede, di fatto, la soppressione del sistema camerale.  

Si rileva al contempo, la necessità di riorganizzare il sistema e avviare la riforma, un’occasione per migliorare e rendere più efficiente il sistema camerale, che comunque attualmente risulta tra i più moderni e informatizzati della pubblica amministrazione.   La drastica riduzione delle entrate camerali, che vivono esclusivamente degli introiti derivanti dai tributi camerali, e non pesano quindi sul bilancio dello Stato, oltre a provocare un terremoto occupazionale certo sull’intero sistema camerale, prima di tutto su quello indotto, pregiudicherà anche alcune funzioni importanti svolte dalle camere in ambito economico, specie in un momento di grave difficoltà per le imprese. Verranno, infatti, fortemente ridimensionati i contributi a favore della promozione delle imprese sul territorio (bandi, finanziamenti, sostegno all'internazionalizzazione), il sostegno ai crediti agevolati, le attività di conciliazione in materia civile e commerciale, le funzioni di trasparenza e certezza dei rapporti economici (metrologia legale, tutela della fede pubblica e dei consumatori), eccetera.  

Per questo il personale della Camera di commercio di Cuneo vuol portare a conoscenza dell’opinione pubblica gli aspetti critici della riforma, e lo fa nella giornata di giovedì 23 ottobre, in contemporanea con i colleghi della altre Camere di commercio italiane.

r.g.

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