Anche Savigliano, recentemente, si è popolata di cassonetti e raccoglitori per la raccolta differenziata, spingendo i cittadini allo smaltimento etico e attento dei propri rifiuti.
Ma, come spesso accade, non tutto sembra essere andato per il verso giusto e parliamo dei raccoglitori di piazza Sperino, dedicati a pile uste, cd, lampadine e altro materiale particolare... in cui dovrebbero rientrare anche i toner esauriti delle stampanti. Unico inconveniente: il foro d'entrata del materiale è sensibilmente più piccolo dei toner stesso, fatto che ne pregiudica ovviamente lo smaltimento virtuoso.
Contattando il numero verde riportato sul raccoglitore stesso, purtroppo, la situazione non migliora affatto.
Gli addetti all'assistenza dall'altra parte della cornetta si dimostrano infatti sorpresi non tanto dal fatto in sé, ma dall'esistenza stessa di quel tipo di raccoglitori in quella zona. Un secondo operatore, basito allo stesso modo e per le stesse ragioni, invita a contattare il Comune di Savigliano, oppure ad andare a smaltire l'ormai mitico toner nell'isola ecologica di Canaveri.
La domanda, quindi sorge spontanea: se raccoglitori come questi, certamente costosi, sono stati installati con lo scopo di ridurre le spese per la raccolta dei rifiuti ma costringono un qualsiasi cittadino a spendere tempo e telefonate... quale utilità reale ed etica arrivano ad avere?