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Attualità | 26 ottobre 2014, 10:01

“Pigliatevi la Pro Loco che c’è”. Così il presidente Bossa ai soli 6 presenti alla serata che doveva implementane il CdA

Profondo rosso di partecipazione e feeling alla serata che consacra l’ingresso nel CdA dell’Ente organizzativo di Roberta Peraud e Giulia Bossa

Il CdA della Pro Loco in carica il 24 ottobre scorso

Il CdA della Pro Loco in carica il 24 ottobre scorso

La presenza del paese a questa serata (6 persone: ndr) ci riconsegna la stessa débâcle andata in scena in precedenza. Dunque pigliatevi la Pro Loco che c’è”.

E’ un Fabio Bossa che gioca d’attacco quello che si presenta venerdì sera con indosso i panni del presidente del massimo Ente organizzativo a guidare la seduta che ha all’Ordine del giorno l’incremento dei membri del direttivo e la nomina di alcune cariche vacanti: un consigliere e il segretario, decaduti come da statuto per reiterate assenze ingiustificate.

A rimpolpare la scarna pattuglia di attivisti arrivano Roberta Peraud e la giovanissima Giulia Bossa. Incredibilmente bocciata (ma lo Statuto prevede anche che si possa vietare a chicchessia l’ingresso nell’Associazione?) la voglia di fare di Ornella Priola (5 voti a favore 6 contrari), che paga le sue tante e non sempre eleganti (usiamo un eufemismo) prese di posizione su Facebook in difesa della precedente gestione.

La nostra vera partenza avverrà domani” ha detto Bossa. A rimarcare che, sempre ammesso che sino ad oggi ne sia esistiti, da domani non vi saranno più alibi. Né si potrà più giustificare la non organizzazione dei giochi per i più piccini alla Patronale di San Bernardo con lo scarso tempo avuto a disposizione.

Poi l’anno prossimo molte cose cambieranno – ha continuato Bossa – grazie all’innesto di alcuni neomaggiorenni animati dalla voglia di fare. Con loro lavoreremo in modo diverso e senza dubbio più proficuo. Perché la nostra stagione non sarà più condizionata da ‘Notti fucsia’ peraltro programmata da altri. Perché un paio di cosette andranno gestite in un modo diverso. Perché per organizzare un evento non abbiamo bisogno che nessuno venga a spiegarci come farlo da Saluzzo o Verzuolo (Alberto Anello: ndr)”.

W.A.

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