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Attualità | 28 ottobre 2014, 12:30

Radioamatori monregalesi ricevono i segnali dalla sonda lunare cinese

La missione serve per testare alcune tecnologie necessarie nel 2017, quando la Cina prevede di inviare una navicella automatizzata sulla Luna per prelevare campioni da riportare sulla Terra e consiste in un flyby lunare

Radioamatori monregalesi ricevono i segnali dalla sonda lunare cinese

Alle 19:59 italiane del 23 ottobre, col decollo dal centro di lancio satelliti di Xichang di un razzo vettore Long March 3C/E, è partita la missione Chang’e 5-T1 che fa parte dell’ambizioso programma spaziale cinese. La missione serve per testare alcune tecnologie necessarie nel 2017, quando la Cina prevede di inviare una navicella automatizzata sulla Luna per prelevare campioni da riportare sulla Terra e consiste in un flyby lunare: la navicella spaziale compirà un volo attorno alla Luna sorvolandone la superficie alla quota di circa 13.000 km.

Il velivolo, dopo un viaggio di 196 ore pari a poco più di 8 giorni, avrà il 90% di probabilità di rientrare con successo sulla terra attraversandone indenne l’atmosfera lungo un corridoio ampio appena due gradi. La navicella trasporta un carico chiamato 4M (Manfred Memorial Moon Mission) in onore di Manfred Fuchs (recentemente scomparso), personaggio di spicco nell'industria spaziale europea e fondatore dell’azienda tedesca OHB System che collabora con la missione. Il carico consiste in due strumenti scientifici: il primo è un radiofaro che sperimenta un nuovo modo di localizzazione della navicella ed è costituito da un trasmettitore da 1,5 W ed il secondo è un dosimetro per misurare in continuazione i livelli di radiazioni durante il volo. L’energia necessaria al computer di bordo e agli strumenti scientifici è garantita da accumulatori ad alta densità e da 16 celle solari. E’ proprio in merito alla ricezione dei segnali del radiofaro che entrano in gioco i radioamatori alcuni dei quali, in accordo col Governo della missione, stanno monitorando le trasmissioni e decodificano la telemetria della navicella. In questa impresa sono impegnati anche i radioamatori monregalesi e Marco Bodrone racconta: “Le trasmissioni radio sono iniziate 77 minuti circa dopo il lancio su una frequenza attribuita al sevizio via satellite in banda VHF, sono ancora in corso e dureranno per tutto il volo. Il segnale è stabile nonostante gli effetti combinati della rotazione di Faraday, dell’effetto Doppler e della considerevole distanza della sonda che al suo apice sarà lontana dalla terra ben 373.000 km. Le informazioni che riceviamo contengono lo stato di carica degli accumulatori, la loro tensione, la corrente erogata, la temperatura e i dati raccolti dal dosimetro.  La Missione ha reso disponibili i dati per tracciare il volo della navicella ed io con i miei colleghi sparsi in tutto il mondo, restituiamo i rapporti d’ascolto sulla qualità del segnale ricevuto. Tutto avviene in tempo reale tramite una connessione internet dedicata e due programmi sviluppati appositamente per trattare e trasferire i dati ricevuti.  I cicli di trasmissione durano un minuto e vengono inviati a terra con un codice particolarmente “robusto” (wsjtB), dotato di un apposito algoritmo di controllo che evita la possibilità di false decodifiche. I radioamatori che stanno partecipando a questo esperimento costituiscono una specie di “stazione d’ascolto diffusa” che raccoglie, contemporaneamente da più parti del globo, una mole di dati considerevole, senza costi a carico della missione.

Per questo motivo il nostro apporto è assolutamente benvisto, anzi è stato decisamente incoraggiato”.

Bodrone non è nuovo a questo tipo di sperimentazioni: è attivo nel campo delle comunicazioni radio da oltre 25 anni ed ha al suo attivo numerosi contatti con gli equipaggi delle stazioni spaziali MIR, ISS ed oltre 700 collegamenti radio condotti tramite la tecnica della riflessione lunare, attualmente considerata (a causa della difficoltà tecnica nel realizzarla), “l’ultima frontiera” nelle radiotrasmissioni. A chi volesse approfondire queste tematiche, ricordiamo che i radioamatori monregalesi si riuniscono ogni venerdì sera nella sede della loro associazione che si trova nel rione Piazza di Mondovì, presso la Porta di Carassone.

C.S.

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