Esposizione antologica di Ottavio Mazzonis a Mondovì

Inaugurata il 25 ottobre, è visitabile sin all’11 gennaio, a Mondovì, nel «Centro Espositivo Santo Stefano» (in Via Sant’Agostino 24, a Breo) e nell’Antico Palazzo di Città (in Via Giolitti 1) grande retrospettiva dedicata ad Ottavio Mazzonis («La ricerca, regina della rappresentazione»), artista torinese nato nel 1921, scomparso nel 2010, una delle figure di spicco nel capoluogo piemontese, molto apprezzato, anche, dal critico Vittorio Sgarbi. Risulta capace di unire, attraverso attento studio e curata preparazione, uno stile nettamente figurativo a ricerche espressive novecentesche, piene di grande forza e vitalità: da intensi ritratti e nudi femminili, abbraccianti oltre mezzo secolo di vita (dalla «Carla vedova da consolare» del 1944 alla «Silvia», protagonista dagli anni Novanta), a autoritratti austeri, a paesaggi e scorci urbani soffusi di malinconia... In alcuni suoi lavori, come i «San Sebastiano e Santa Irene» o «La Martire Cristiana (Santa Giulia)» o la «Santa Veronica», perde ogni senso persino la distinzione tradizionale tra soggetti sacri e profani. Anche nei soggetti più in linea con iconografie religiose tradizionali (come gli affreschi nella cappella del Seminario di Mondovì, in Via San Pio V, pure visitabile, esposti ne sono studi e bozzetti), prorompe una grande bellezza, solennità (a pale d’altare, polittici e vie crucis si dedicò, tra la ferrarese Cento e la siciliana Noto, opera solo abbozzata prima della morte, spronato da Sgarbi). Non mancano sculture, come il busto proprio (del 2004) e quello di «Silvia», la sua «ultima musa». Sara aperta dalle 16 alle 19, dal venerdì alla domenica in novembre, in dicembre e gennaio anche il giovedì.

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