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Attualità | 02 dicembre 2014, 13:32

Il trasporto locale "a impatto 0" parla cuneese

"Queste iniziative locali, possibili apripista per altre di respiro nazionale, devono trovare appoggio dalle istituzioni": così ha detto il viceministro alla giustizia Costa nella serata di ieri

Il trasporto locale "a impatto 0" parla cuneese

Portiamo la mente agli anni in cui nelle nostre valli, gli abitanti dei paesi partivano con quel poco che avevano, per andare a trovare un lavoro nella città regina dell’industria qual era Torino in quegli anni, pensiamo a quante speranze e quali aspettative avevano in quel tempo, le persone che lasciavano a malincuore le loro case e i luoghi a loro cari, per trovare quello che nelle nostre terre non c’era.

Ora riportiamo la mente ai nostri giorni e immaginiamo che quello che è successo tanti anni fa, oggi potrebbe verificarsi in modo inverso, con giovani che per trovare un posto di lavoro stabile, decidano di trasferirsi dai luoghi più industrializzati nelle nostre valli.

E’ il quadro che si è prospettato ieri nella sala Consigliare del comune di Montaldo, durante la presentazione operata da parte della Cooperativa Alpi del Mare Onlus e Integra Sistemi, del “Progetto K-BUS nelle Valli del Re”.

All’incontro hanno partecipato decine di comuni, numerosi imprenditori potenziali investitori del progetto, cittadini dei comuni interessati e autorità di spicco delle istituzioni quali l’assessore ai trasporti Balocco e il vice ministro alla giustizia Costa. Il problema dei trasporti nella provincia di Cuneo è stato affrontato di recente da parte dell’assessorato regionale nel quale è stato evidenziato quali siano i costi e l’impatto sull’ambiente che il trasporto pubblico locale genera sulle nostre città.

Il K-BUS è un sistema progettato dalla Sequoia Automation che prevede la trazione del veicolo mediante un motore elettrico alimentato da supercondensatori. La ricarica del veicolo, come ha spiegato l’Ing. Corongiu di Sequoia Automation, avviene mediante una piastra a terra collegata alla rete elettrica, posizionata in corrispondenza delle fermate. Questa piastra, una volta arrivato il veicolo trasferisce in tempi brevissimi l’energia necessaria che serve al mezzo per proseguire il percorso.

Questo progetto è stato finanziato dalla Comunità Europea per il suo sviluppo, nell’ambito del settore dell’energia pulita e sostenibile insieme ad alti sei progetti.Questo progetto, asserisce il sindaco di Montaldo, Giovanni Balbo, potrebbe veramente essere un’occasione concreta per consentire un collegamento delle vallate con Mondovì unito al fatto che si potrebbe sviluppare realtà che consentirebbero posti di lavoro e un rilancio turistico delle nostre vallate.

Il vice ministro Enrico Costa ha puntualizzato che "iniziative come queste possono essere da apripista per sviluppi anche in altre zone. Il fatto che vengano sviluppate sul nostro territorio non deve sminuirle nella loro valenza e hanno tutte le prerogative per essere seguite dalle amministrazioni centrali e locali affinché possano essere sviluppate non soltanto a livello locale, ma anche in contesti più ampi. Questi progetti si devono portare avanti perché bisogna credere in iniziative come quella presentata oggi. E’ importante che le istituzioni si adoperino quindi per coadiuvare chi sta lavorando nella concretizzazione di questo progetto affinché sia portato a termine".

Ha concluso gli interventi l’assessore regionale ai trasporti, Balocco dicendo che "quanto è stato presentato è molto importante non soltanto per la tecnologia che viene messa in atto, ma per il sistema di fare trasporto che si sviluppa in tale contesto, senza contare che il tutto è collegato al settore del turismo e del creare posti di lavoro. E’ bello vedere che ci siano situazioni come queste in cui più comuni decidano autonomamente di unirsi per fare forza per sviluppare un progetto di tale valenza e potenzialità.

"Lo sviluppo del turismo nelle nostre zone si basa anche sul trasporto pubblico e avere una rete efficiente sicuramente agevola gli altri settori che si prodigano per lo sviluppo turistico. Inoltre aree che una volta erano definite marginali come potrebbero essere quelle dei piccoli comuni oggi, siamo consapevoli che non devono essere considerate tali, anzi si deve andare a reinvestire su queste zone più che in aree già sviluppate".

Prosegue dicendo poi che per quanto è di competenza della regione ci sarà l’impegno ad approfondire il l’iniziativa affinché si possa trovare una possibile strada di finanziamento nell’ambito dei contributi europei perché questo tipo di progetto ha tutte le potenzialità per essere inserito in un tale filone di finanziamenti del 2014-2020. Si dovrà quindi lavorare su questo progetto come su altri che si stanno seguendo in ambito regionale credendoci veramente.

"La Regione, nel contesto attuale in cui ci troviamo, deve servire per canalizzare e coordinare questi ambiziosi progetti mettendo anche in collegamento tecnici regionali che possano dare una mano a perfezionarli e svilupparli. Se si lavora insieme i risultati potranno arrivare e non è detto che nello sviluppo di questo progetto le risorse economiche non riescano ad arrivare da finanziamenti nazionali."

R.G.

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