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Attualità | 18 dicembre 2014, 13:59

Confartigianato: Sul nuovo Catasto degli Impianti Termici serve più chiarezza

I cittadini e le imprese ne sanno poco ed è ancora difficile usare il portale della Regione Piemonte

Confartigianato: Sul nuovo Catasto degli Impianti Termici  serve più chiarezza

  «Non tutti i cittadini, le imprese e le pubbliche Amministrazioni sanno che sono responsabili in modo specifico dell’efficienza energetica dei propri impianti di riscaldamento e di condizionamento. Non sanno sicuramente che gli installatori e i manutentori degli stessi hanno l’obbligo, all’atto del primo intervento manutentivo, di comunicare i dati relativi al loro funzionamento al nuovo Catasto degli Impianti Termici, che la Regione Piemonte ha deciso di dematerializzare con la creazione di un apposito portale. Ma fin da subito, ci sono stati dei problemi».

Con queste parole Enrico Marino, presidente provinciale Area Impianti di Confartigianato Cuneo descrive la situazione che si è venuta a creare a seguito della digitalizzazione della gestione dei “libretti d’impianto” da parte della Regione.

«Purtroppo – prosegue Marino –  non è stata ancora messa in atto un’analoga capillare campagna d’informazione nei confronti dei cittadini e dell’utenza in generale, molti dei quali non sono neanche consapevoli delle responsabilità  e delle sanzioni derivanti dall’avere in casa o in azienda un impianto termico o di climatizzazione non mantenuto a norma di legge».

In pratica. Per poter compilare correttamente i libretti telematici gli impiantisti devono ottenere dai loro clienti una serie d’informazioni necessarie quali i dati catastali e i numeri dei contatori. Ma proprio su queste richieste si sta riscontrando l'indisponibilità di molti clienti a rilasciare i dati, ritenuti da essi sensibili, con la conseguenza che i manutentori non riescono a completare la prima fase del caricamento del libretto sul Cit, determinando l’impossibilità a procedere alla generazione del libretto telematico ed ai successivi adempimenti.

«Per arginare questo – aggiunge Marino – come associazioni di categoria artigiane abbiamo proposto alla Regione di rendere facoltativa la compilazione di alcuni dati, in attesa che tutta l’utenza sia informata degli obblighi posti a suo carico».

«Ben vengano – conclude Domenico Massimino, presidente provinciale di Confartigianato Cuneo – soluzioni che mirino a eliminare quella inutile e costosa burocrazia che rappresenta ancora oggi uno dei freni maggiori allo sviluppo delle impresa, ma il cittadino-consumatore deve essere informato degli obblighi che gli competono, altrimenti si rischia di far ricadere oneri e responsabilità sull’imprenditore, aggravando una già non facile situazione. Sollecitiamo al più presto un incontro con l'assessore regionale alle attività produttive Giuseppina De Santis per mettere a punto tutti gli  strumenti necessari per adempiere agli obblighi di legge in modo condiviso e utile, sia per le aziende, sia per i cittadini».

 

c.s.

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