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Saluzzese | 18 dicembre 2014, 17:30

“150 Boarelli” si chiude il programma con la premiazione del concorso in carcere

Martedì la premiazione. Il concorso sul tema della prima ascensione femminile al Monviso, ha coinvolto i detenuti che frequentano il liceo Bertoni. Tra le iniziative in coda incontri nelle scuole di Scarnafigi e Moretta sulla fauna delle Alpi

Veduta del Monviso

Veduta del Monviso

Programma "150 Boarelli": si chiude nella casa di reclusione Rodolfo Morandi, martedì 23 dicembre, il calendario di iniziative che, dalla primavera scorsa rende omaggio alla prima salita femminile sul Monviso, avvenuta 150 anni fa, da parte di Alessandra Boarelli e Cecilia Filia.  Verranno premiati i vincitori del concorso di manufatti artistici, legati al tema della ricorrenza e realizzati dai detenuti frequentanti la sezione carceraria del liceo d’arte Soleri –Bertoni.

Sempre nel contesto celebrativo voluto dal Cai Saluzzo capofila e dal Comitato 150 Boarelli, si è conclusa anche una serie di incontri dedicati ai ragazzi delle scuole medie di Scarnafigi e Moretta, sulla fauna e ambiente montano.
In aula come docente Sergio Rinaudo, socio Cai, veterinario e responsabile del Comprensorio Alpino, ente che regola la caccia nel territorio circostante le Alpi. Al centro della lezione la fauna, l’avifauna e l’ambiente, ma anche tematiche legate alla variazione della popolazione in montagna, influenzata in particolare dalla Seconda Guerra Mondiale che ha provocato lo spopolamento di numerose zone alpine e il conseguente aumento del patrimonio boschivo.

E’ stato illustrato il progetto Gestalp (gestione delle Alpi), che prevede l’indirizzamento all’utilizzo responsabile delle risorse alpine quali legno e acqua, accompagnato al rispetto della fauna.                                    

Tra le descrizioni degli animali, lo stambecco, la cui età viene stabilita contando gli anelli che compongo le corna, il lupo, scomparso all’inizio del XX secolo a causa dell’eccessiva caccia, il camoscio, bovide che si è sviluppato negli ambienti montani alti per sopravvivere alla caccia, ed il capriolo, che da giovane si distingue per le piccole e caratteristiche macchie sul manto. In relazione all’incontro gli alunni della 3b di Moretta stanno sviluppando un progetto relativo all’ecosostenibilità, grazie anche all’utilizzo dei tablet del progetto classe 2.0.

Allievi e docenti hanno ringraziato il Cai Saluzzo per l’iniziativa auspicando una prosecuzion.

v.b.

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