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Al Direttore | 25 gennaio 2015, 10:16

La classe IV Liceo Classico Liceo “Giolitti-Gandino” di Bra, promuove la sua scuola

Riceviamo e pubblichiamo

La classe IV Liceo Classico  Liceo “Giolitti-Gandino”  di Bra, promuove la sua scuola

Gentile Direttore,

in occasione dell’orientamento per le iscrizioni alla scuola superiore del prossimo anno, vorremmo portare all’attenzione dei lettori la nostra esperienza di studenti del Liceo Classico dell’istituto “Giolitti-Gandino” di Bra.

Secondo la mentalità oggi dominante la cultura umanistica ha fatto il suo tempo.“Bisogna essere matematici, bisogna essere cool”. Sicuramente un’affermazione del genere rispecchia il cosiddetto spirito dei tempi, almeno nel nostro Paese. Ma cosa si intende quando con tono perentorio si sente dire in giro che la cultura umanistica è un anacronistico ed inutile bagaglio, che l’uomo si porta sulle spalle, avanzando verso un imprecisato futuro? Crediamo che l’esclusione dell’umanesimo dal nostro orizzonte si traduca nella creazione di una società superficiale e vuota, nella quale le uniche cose che contano sono l’utile e l’immediata praticità. E’ vero che l’universo è matematica, la musica è matematica, il ritmo di una poesia è matematica, ma è anche  vero che non tutta l’esperienza dell’uomo (culturale, morale, politica, spirituale) si può ridurre ad una serie di numeri e statistiche, con il rischio di perdere di vista la formazione globale della persona.

Siamo convinti che nel nostro liceo classico stiamo ricevendo una preparazione che, come il filo d’Arianna, ci permette di orientarci in un mondo sempre più labirintico e metamorfico, nel quale ciò che è vivo ad un’ora, nell’ora successiva è già passato. L’educazione prevalentemente umanistica, al di là dei risultati immediati, ci dota di “un paio di occhiali” adatti a guardare il mondo in modo particolare: come se avessimo subìto un’operazione chirurgica, forse faticosa, ma che ci ha fornito di lenti, di cui gli altri raramente si accorgono, che consentono di osservare l’invisibile nel visibile, il celato nell’evidente, l’inganno nella certezza,  la meravigliosa bellezza di un’equazione o l’enigmatica perfezione di una formula chimica.

E qui veniamo al punto fondamentale: quelle lenti sono lo sviluppo di una sensibilità peculiare per la quale ogni volta che guardiamo alla realtà compiamo una libera scelta e ci appropriamo di quello che ci sta attorno. E’l’autonomia di giudizio, la propensione a interpretare criticamente, che rende la nostra esperienza di individuo unica ed irripetibile.

Umberto Eco ha  sostenuto, in occasione del famoso ”processo al Liceo Classico” svoltosi il 14 Novembre 2014  al teatro Carignano di Torino, che questo indirizzo di studi oggi ha bisogno di un cambiamento che si attende da troppo tempo.

Secondo il semiologo una buona educazione classico-umanistica “non insegna solo quello che si sa già … ma  ad essere abbastanza immaginativi per capire dove va a parare il futuro …” per comprendere non solo i lavori  utili per l’oggi” ma anche quelli di domani. “Solo chi ha il respiro culturale offerto da buoni studi classici è aperto all’ideazione, all’intuizione di come andranno le cose quando oggi non lo si sa ancora”

Eco indica poi delle ricette per un rinnovamento del  liceo Classico “… un poco più di Matematica,e naturalmente di lingue contemporanee oltre al greco”.

Si tratta di scelte che il liceo Classico di Bra ha già effettuato: è stata potenziata la  matematica, sono state diluite nei cinque anni sia la grammatica latina e greca sia la civiltà e la letteratura, con l’avvio di  una sperimentazione didattica volta allo studio dell’attualità e alla interdisciplinarietà fra geografia ed inglese; inoltre è stato intrapreso un percorso di letteratura comparata (letteratura greca, latina, italiana, europea e mondiale contemporanea).

Abbiamo così l’orgoglio di avere anticipato le sollecitazioni di rinnovamento del Liceo Classico suggerite da Eco.

Al ragazzo che sta per fare la scelta della scuola superiore vogliamo ricordare che in ballo c’è qualcosa di fondamentale: la persona che tu scegli di essere, in compagnia della quale dovrai passare tutta la vita. Devi essere tu, non la scuola, non i genitori, non il gruppo di amici, tanto meno una società cosi fragile e disorientata, il vero protagonista della tua educazione.

Allora sei davvero convinto che per essere “cool” devi per forza eludere dal tuo orizzonte letteratura, filosofia ed arte, insomma la cultura umanistica?

Rifletti almeno su quello che potresti perdere: la possibilità di fare di te stesso il cuore pulsante dell’universo. 

 

La classe IV Liceo Classico

Liceo “Giolitti-Gandino”  di Bra

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