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Al Direttore | 29 gennaio 2015, 08:57

Peveragno: corso formativo per Pet-operator: la replica dell'avvocato dell'Associazione “A dog for Therapy”

L'avvocato Ornato risponde alla lettera del legale di F.C.C. srls da noi pubblicata

Peveragno: corso formativo per Pet-operator: la replica dell'avvocato dell'Associazione “A dog for Therapy”

Egr. Direttore di Targatocn.it,

scrivo la presente in nome e per conto della Associazione “A dog for Therapy” e della Staff-Formazione srl, provider ministeriale, al fine di richiederVi di provvedere al più presto alla pubblicazione diquanto in appresso quale doverosa replica e smentita in merito all’articolo apparso sulla Vostra testata indata 24.12.14 ed intitolato “Peveragno: corso formativo per Pet-operator: scrive il legale F.C.C. srls”.

Come già più volte ribadito al collega, il corso formativo per Pet-operator organizzato dallaassociazione “A Dog for Therapy” in collaborazione con la signora Valentina Fontanone ed accreditato daStaff-Formazione srl, oltre che certificato da Bureau Veritas, è del tutto legittimo e pienamente conformealla legge, ovvero a quella della Regione Piemonte n. 11/2010 che disciplina le attività di Pet-therapy ed ilrelativo profilo professionale, oltre che all’Accordo Stato, Regioni e Province autonome del 2014. Basteràleggere la brochure (prima colonna a sinistra) od accedere al sito per constatare che l’attività di Pet-Therapy è strutturata proprio come previsto dal suddetto Accordo giuste le diverse tipologie di interventopreviste. Ne consegue che, contrariamente a quanto asserito da FCC, l’addestratore o l’educatore ol’istruttore cinofilo può acquisire legittimamente tutte le competenze di Pet operator e non solo quelle dicoadiutore dell’animale, così come ciò può avvenire per l’operatore socio-sanitario od il dottore veterinariood altre figure affini.

Seppure già chiaro, in ogni caso varrà la pena precisare che l’iniziativa dell’associazione “A Dogfor Therapy” si rivolge non solo a chi è già istruttore od addestratore od istruttore cinofilo, eventualmentecertificato da FCC, ma anche a soggetti operanti in ambito socio-sanitario che vogliano acquisire lecompetenze di Pet operator, competenze che vengono poi accreditate (non certificate) da Staff srl,provider ministeriale ECM standard n. 1038, ed infine certificate, a livello individuale, da Bureau Veritas.Essere già un operatore cinofilo è uno dei prerequisiti, non il solo, che alternativamente vengono richiestiper poter partecipare al corso in questione che, si badi, è già alla terza edizione. Bureau Veritas nellaspecie svolge le funzioni di Organismo di Certificazione di terza parte ed agisce in conformità alla normaISO 17024, tanto che ha richiesto e prescritto alla suddetta associazione l’espletamento di un corsoqualificato e rispondente agli standard prescritti.

Stupisce inoltre come il legale della FCC con l’articolo del 24.12.14 abbia voluto precisare ciò cheè noto a tutti, ovvero che La Staff-formazione non certifica, bensì rilascia, come lo fa ormai da anni, crediti formativi quale provider ECM. Né dalla brochure del corso in questione o dal sito si rinvengono elementiche possano minimamente creare confusione od indurre chi legge a ritenere che la Staff sia un organismocertificatore e ciò in quanto tale attività viene svolta, come già detto, da Bureau Veritas, così comeespressamente descritto laddove si afferma che “il corso prevede la certificazione delle competenzeacquisite con Bureau Veritas”. Non pare dubitabile come la confusione sia al limite una conseguenzadell’intervento di FCC laddove con informazioni errate e fuorvianti ha deliberatamente tentato di generarediscredito avverso un’iniziativa che da anni si contraddistingue per serietà e professionalità, oltre che peralto livello delle competenze impartite, tanto da essere certificate da un ente di caratura internazionale.

La FCC inoltre, come afferma il suo legale, sarebbe l’unico organismo di certificazione a livelloeuropeo con la possibilità di certificare le persone nel settore cinofilo. Ora, tale rilievo, ammesso e nonconcesso che risponda a verità, non vale a minimamente compromettere la validità del corso inquestione, in quanto trattasi di attività rivolta ad un profilo ed un ambito del tutto differenti. FCC infatticertifica operatori od addestratori cinofili, mentre Bureau veritas certifica coloro che per il tramite delsuddetto corso hanno acquisto competenze in ambito di Pet-terapy, tra cui potranno esserci anche chi ègià un operatore cinofilo, magari certificato da FCC.Occorre altresì aggiungere che, come già detto e più volte ripetuto dal collega, FCC afferma diessere l’unico organismo di certificazione in ambito cinofilo, ma tale asserzione non è allo statocomprovata da idonea documentazione o meglio dalla indicazione dei soggetti che avrebbero riconosciutotale potere di certificazione. Non solo ma bisogna porre in luce come la FCC, organismo a quanto pare dilivello europeo, a tutt’oggi non ha ancora ottenuto un debito riconoscimento da Accredia. E’ noto che dallaattestazione di Accredia, seppure non obbligatoria, non si possa prescindere, sempreché si voglia operarecon la massima serietà e credibilità che si impone all’operatore qualificato che intende rivolgersi ad unmercato di medio – alto livello, a maggior ragione se gli orizzonti dell’attività di certificazione vanno al di làdei confini nazionali. Altrettanto anomalo è che nel sito di FCC non compaiono le strutture, ad esempio dinatura pubblica, già certificate.

Appare poi strano che la FCC, siccome unico organismo certificatore per ilsettore cinofilo, non sia stato chiamato a far parte della commissione nazionale che ha elaborato le c.d.Linee guida per la disciplina della Pet-Therapy. Inoltre, se si fa una ricerca presso la banca dati CEI Italia,FCC non risulta tra gli associati. Infine, da una disamina del sito della FCC non è possibile comprendere ilprogramma della società ed al tempo stesso le pagine web relative al Comitato scientifico sono del tuttovuote, senza che pertanto si possano evincere i nominativi dei soggetti ed i relativi curricula.Non è chi non veda come tutti questi elementi non possano certamente costituire un fioreall’occhiello per un soggetto che afferma di essere l’unico ad operare a livello europeo e nella strettaosservanza della normativa di settore. Qualche dubbio sulla professionalità dell’asserita attivitàcertificatoria a questo punto appare del tutto legittimo.

Dunque al lume di quanto sopra osservato si confida nel fatto che i lettori, nonostante la temerariainiziativa della FCC unicamente volta a tentare di creare discredito, continuino ad apprezzare la serietà el’alto livello dell’attività promossa dall’Associazione “A Dog for Therapy” che unitamente all’esperienza della signora Valentina Fontanone da anni tiene con successo un corso per Pet-opertaor, debitamente accreditato dal noto provider ministeriale Staff-Formazione srl, competenze che al termine del corsovengono poi anche certificate da un organismo conosciuto a livello mondiale, ossia Bureau Veritas, il tuttonel pieno rispetto della legge.

Distinti saluti. Avv. Massimo Ornato

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