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Attualità | 07 febbraio 2015, 00:05

Il sindaco di Boves non chiude le scuole e lancia una stoccata a distanza al primo cittadino di Cuneo

Scrive: "Quello che mi lascia allibito è che come amministratore pubblico ci si faccia condizionare dalle ansie di qualche mamma troppo premurosa e si chiudano le scuole per 80 cm di neve invitando i ragazzi a fare pupazzi di neve"

Uno dei pupazzi realizzati oggi in via Roma dopo l'invito del sindaco Borgna

Uno dei pupazzi realizzati oggi in via Roma dopo l'invito del sindaco Borgna

Sono state tantissime le ordinanze di chiusura delle scuole per la giornata di oggi 6 febbraio, emesse d'urgenza in seguito alla fitta nevicata che ha colpito tutta la provincia, in particolare il cuneese e le vallate. C'è da dire che si attendevano ancora nevicate abbondanti.

Cuneo e Borgo San Dalmazzo hanno optato per la chiusura anche per la giornata di domani 7 febbraio. In un panorama di bimbi a casa che ha coinvolto praticamente tutti i comuni dell'hinterland cuneese, da Beinette a Centallo, un'eccezione c'è stata: a Boves le scuole sono rimaste regolarmente aperte.

Il sindaco Paoletti, che spesso usa Facebook per interventi anche di carattere politico-amministrativo, lancia una stoccata alla volta del primo cittadino del capoluogo Federico Borgna, reo, a suo avviso, di contribuire ad allevare "bamboccioni".

Questo quanto apparso sul suo profilo: "Ho preso tale decisione non in modo avventato ma dopo essermi consultato con il dirigente scolastico ed aver sentito il titolare della ditta di autotrasporto dei ragazzi che è lo stesso che mi portava a scuola quando ero bambino. A quei tempi, 30 anni fa, non ci si poneva neppure il problema se chiudere le scuole o meno: il paese non si fermava per un metro di neve!
Quello
che mi lascia allibito è che come amministratore pubblico ci si faccia condizionare dalle ansie di qualche mamma troppo premurosa e si chiudano le scuole per 80 cm di neve invitando i ragazzi a fare pupazzi di neve; non lamentiamoci poi se alleviamo bamboccioni che al dovere antepongono il piacere e che alla prima difficoltà crollano; io sono stato allevato in altra maniera ed amministro di conseguenza".

Insomma, a scuola anche con un metro di neve e pure a piedi se ce n'è bisogno...perché si stava meglio quando si stava peggio!

barbara simonelli

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