Sono state tantissime le ordinanze di chiusura delle scuole per la giornata di oggi 6 febbraio, emesse d'urgenza in seguito alla fitta nevicata che ha colpito tutta la provincia, in particolare il cuneese e le vallate. C'è da dire che si attendevano ancora nevicate abbondanti.
Cuneo e Borgo San Dalmazzo hanno optato per la chiusura anche per la giornata di domani 7 febbraio. In un panorama di bimbi a casa che ha coinvolto praticamente tutti i comuni dell'hinterland cuneese, da Beinette a Centallo, un'eccezione c'è stata: a Boves le scuole sono rimaste regolarmente aperte.
Il sindaco Paoletti, che spesso usa Facebook per interventi anche di carattere politico-amministrativo, lancia una stoccata alla volta del primo cittadino del capoluogo Federico Borgna, reo, a suo avviso, di contribuire ad allevare "bamboccioni".
Questo quanto apparso sul suo profilo: "Ho preso tale decisione non in modo avventato ma dopo essermi consultato con il dirigente scolastico ed aver sentito il titolare della ditta di autotrasporto dei ragazzi che è lo stesso che mi portava a scuola quando ero bambino. A quei tempi, 30 anni fa, non ci si poneva neppure il problema se chiudere le scuole o meno: il paese non si fermava per un metro di neve!
Quello che mi lascia allibito è che come amministratore pubblico ci si faccia condizionare dalle ansie di qualche mamma troppo premurosa e si chiudano le scuole per 80 cm di neve invitando i ragazzi a fare pupazzi di neve; non lamentiamoci poi se alleviamo bamboccioni che al dovere antepongono il piacere e che alla prima difficoltà crollano; io sono stato allevato in altra maniera ed amministro di conseguenza".
Insomma, a scuola anche con un metro di neve e pure a piedi se ce n'è bisogno...perché si stava meglio quando si stava peggio!