/ Saluzzese

Saluzzese | 09 febbraio 2015, 07:43

“Basta aree ingessate, musei a cielo aperto, ulteriori vincoli sulla montagna”: anche da Crissolo un durissimo “no” al Parco Naturale del Monviso

L’Amministrazione Comunale procederà “al fine di porre in essere tutti i necessari procedimenti, anche nelle opportune sedi civili ed amministrative, per contrastarne l’approvazione”

“Basta aree ingessate, musei a cielo aperto, ulteriori vincoli sulla montagna”: anche da Crissolo un durissimo “no” al Parco Naturale del Monviso

Il consigliere regionale Paolo Allemano – parlando del nuovo Parco Naturale del Monviso di recentissima ideazione regionale, ancora in attesa di essere sottoposto al Consiglio di Palazzo Lascaris - lo aveva definito "un passo avanti nella promozione del territorio, un vedere il Parco come uno strumento di sviluppo al servizio di chi lo abita nel rispetto di tutti i portatori di interesse, nessuno escluso".

Non della stessa idea, evidentemente, appare essere il Comune di Crissolo che - in attesa di essere consultato dalla V Commissione permanente del Consiglio Regionale in quanto Comune interessati dal provvedimento e, come tale, invitato a presentare eventuali osservazioni – ha bocciato clamorosamente “senza se” e “senza ma” quel ben di Dio che (a dire di Allemano) il Disegno di Legge avrebbe dovuto rappresentare.

La Giunta presieduta dal sindaco Aldo Perotti - “pur nella consapevolezza della valenza naturalistica, turistica e paesaggistica di questi territori che si sviluppano intorno alla montagna simbolo del Piemonte, recentemente anche riconosciuta dall’Unesco” - ha prima espresso il “timore che le attività presenti nell’area verrebbero fortemente penalizzate rischiando in taluni casi anche di compromettere la prosecuzione dell’attività” e poi espresso il proprio parere contrario alla sua istituzione, dando nel contempo atto che l’Amministrazione Comunale procederà al fine di porre in essere tutti i necessari procedimenti, anche nelle opportune sedi civili ed amministrative, per contrastarne l’approvazione.

Usa parole durissime la Giunta di Crissolo a proposito del paventato incremento di alcune aree soggette a tutela e tra queste, in particolare, quello che sfocerebbe nel Parco Naturale del Monviso estendendo l’area della Riserva del Pian del Re alle testate della Val Pellice e della Valle Varaita.

Guardando la cartografia allegata al Disegno di Legge rileva “la grossolana delimitazione dell’area protetta che nelle zone più prossime ad aree antropizzate potrà creare dubbi sulla definizione precisa dei limiti stabiliti” e paventa “il timore che nel processo di formazione degli strumenti di pianificazione, quali i Piani d’Area, le Amministrazioni Locali avranno un ruolo marginale, più da spettatore che da attore coinvolto nelle scelte che direttamente investiranno i territori interessati, come peraltro  già accaduto nel passato sia per il Sistema delle Aree protette della fascia fluviale del Po sia per la delimitazione dei Siti di Importanza Comunitaria”.

Il risultato dell’istituzione del Parco del Monviso – conclude la delibera approvata all'unanimità, assente l’assessore Mauro Maccarini - sarà, nell’immediato, l’imposizione di ulteriori pesantissimi vincoli su questi territori di montagna che creeranno enormi difficoltà alle attività agricole/pastorali, turistiche e di gestione della fauna selvatica, ingessando l’intera area in un museo a cielo aperto”.

W. A.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium