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Politica | 02 marzo 2015, 07:44

Saluzzo: “Il sindaco tuteli l’immagine della Polizia Municipale e vigili sui comportamenti scorretti di tutti"

Lo chiede Stefano Quaglia. Dall’argomento del furgone sequestrato al clochard alla brutta storia che ha visto protagonista lo stesso Vigile che quel clochard aveva multato, il passo è stato davvero breve in Consiglio Comunale. Calderoni: “Chi ha compiuto inadempienze verrà sanzionato”

L'intervento di Stefano Quaglia, l'altra sera, in Consiglio Comunale a Saluzzo

L'intervento di Stefano Quaglia, l'altra sera, in Consiglio Comunale a Saluzzo

Pur avendo esclusivamente seguito la vicenda (come troppo spesso accade) per il tramite dei mezzi di informazione, dagli siamo ora venuti a conoscenza che il ‘furgone’ è stato messo sotto sequestro, caricato, trasportato e ricoverato in deposito presso una nota azienda di Barge. Tenuto conto che probabilmente nulli potranno essere i tentativi di recupero per eventuali spese all’ormai noto signor Marc Korent, chiediamo al sindaco di essere informati su eventuali sviluppi del caso ed in particolare se le spese di trasporto e deposito nella postazione di attuale ricovero del mezzo rischiano di essere addebitate al Comune di Saluzzo che oltre al danno si vedrebbe così gravato anche dalla beffa” avevano scritto 5 dei 6 esponenti della minoranza consiliare in una specifica interpellanza rivolta al sindaco Mauro Calderoni.

La storia di Marc Korent, il 55enne clochard marsigliese che per anni ha vissuto in un furgone parcheggiato in una delle piazze di Saluzzo senza che il mezzo avesse superato il collaudo che ne permette la circolazione e che prima si era visto elevare un verbale da 338 euro da un inflessibile agente della Polizia Municipale ed oggi si è visto inevitabilmente sequestrare il mezzo cui era scaduta anche l’assicurazione era uno dei momenti forse più attesi del Consiglio Comunale di giovedì scorso. Non fosse altro perché l’argomento avrebbe potuto – cosa che si è puntualmente verificata – sconfinare nella brutta storia (l’urto ai danni dell’auto della signora Michela Maurino senza sentire la necessita di avvertirla dell’avvenuto “sinistro”, anzi) che la settimana precedente aveva visto protagonista ancora lo stesso agente.

A rispondere ai dubbi dell’opposizione, l’altra sera, è stato chiamato il vicesindaco ed assessore al bilancio Franco Demaria: “Confermo tutto quanto scritto nell’interrogazione: il veicolo è stato rimosso e sequestrato il 9 gennaio, la relativa notifica mandata il 16. Non abbiamo sostenuto spese per la sua rimozione, ma il Comune – fatto salvo il rivalersi sul proprietario – sosterrà una spesa di 88 centesimi  per il suo ricovero. Non è un caso unico: nel 2014 abbiamo annotato altri 10 casi uguali. E neppure c’è beffa, perché è una prassi che si segue per i mezzi di tutti. Perché una cosa è l’aspetto sociale, un’altra la legalità”.

La beffa è che dobbiamo pagare noi, anche se l’importo appare risibile – ha detto allora Stefano Quaglia -. Ma questa è anche l’occasione per dire che stiamo vivendo clima pesante per il corpo della Polizia Municipale, che di suo già svolge un lavoro difficile ed impegnativo, essendo un ‘civich” il biglietto da visita della Città. Devo anche dire che l’uso demenziale dei social netwok sui quali accuse infamanti alimentano ogni giorno le rischia di creare in città un contrapposizione con la Polizia Municipale, cui rimarco qui mia la mia solidarietà. Al sindaco chiedo di attivarsi per evitare che l’immagine del Corpo venga compromessa ed al tempo stesso di vigilare, valutare e verificare ogni singolo comportamento, compresi quelli scorretti apparsi sui social”.

Calderoni ha apprezzato molto l’intervento di Quaglia e la sua “vicinanza da ex sindaco ai dipendenti pubblici che da anni sono alla berlina per comportamenti che non tengono e che hanno difficoltà per ruoli difficili e senza grandi remunerazioni”. E lo ha ringraziato più volte.

Non credo che popolazione abbia dei problemi con la Polizia Municipale, anzi c'è profonda fiducia, ma ci sono episodi che sono di pertinenza e responsabilità di sindaci: se in essi sarà rilevata un’inadempienza è certo che questa sarà sanzionata. Ma voglio anche chiedere chiunque può, ed è qui seduto questa sera, di bloccare questo uso pericoloso dei social e convincere nostri compagni di strada che a volte i social sono pericolosi e che sarebbe bene rientrare nei ranghi del reciproco rispetto”.

Poi l’ingresso di Ciaferlin, di cui abbiamo già dato notizia, con la sua “cavagna” colma di caramelle e di quel mazzo di “coste” di cui tutti – in città – parlano, complimentandosi con l’istrionica maschera per la sottile ironia.

W.A.

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