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Attualità | 03 marzo 2015, 14:58

Le assunzioni tornano a crescere giocando d'anticipo sul Jobs Act ma non si ferma l'emorragia di aziende e posti

Le ultime rilevazioni dei servizi all'impiego nella Granda, aggiornate allo scorso autunno, indicano una positiva variazione media generale del 7,2% che raddoppia con riferimento all'industria in senso stretto, al confronto con lo stesso periodo del 2013

Le assunzioni tornano a crescere giocando d'anticipo sul Jobs Act ma non si ferma l'emorragia di aziende e posti

Le assunzioni tornano al sereno giocando di anticipo sul Jobs Act. Le ultime rilevazioni dei servizi all'impiego nella Granda, aggiornate allo scorso autunno, indicano una positiva variazione media generale del 7,2% che raddoppia con riferimento all'industria in senso stretto, al confronto con lo stesso periodo del 2013.

"Segno che, quando arriva dai mercati un input nel senso della ripresa degli ordini, la propensione ad assumere non aspetta i tempi delle riforme pubbliche - è il commento di Beppe Piumatti, presidente di Confapi Piemonte e patron di Bra Servizi - Per questo motivo bisogna far sì che i provvedimenti messi in campo non si limitino a fotografare l'esistente, ossia a circoscrivere i propri effetti a quegli ambiti dove già si sarebbe assunto comunque. Il rischio, infatti, è quello di lasciare inalterate le altre situazioni, che nel loro complesso disegnano un protratto perdurante saldo negativo fra avviamenti e cessazioni di rapporti lavorativi tanto nel Cuneese quanto nel resto del Piemonte".

La variazione favorevole nella dinamica delle assunzioni, rispetto all'autunno del 2013, deve costituire uno sprone affinché si agisca con il medesimo spirito nelle politiche di riduzione dei costi diretti e indiretti gravanti su famiglie e Pmi, la sola leva che possa liberare risorse a favore della domanda interna e dell'occupazione intesa come saldo netto positivo: "Il disegno di legge sulla concorrenza, che prevede entro due anni al massimo la fine delle tariffe di favore per cittadini e piccoli imprenditori, si deve nel frattempo accompagnare a una reale offerta diversificata di servizi energetici low cost e a una effettiva vigilanza su un andamento tariffario che sia realmente calante come la legge stabilisce. Altrimenti, per quanto gli avviamento possano anche essere positivi nella variazione da un anno all'altro, le cessazioni risulteranno sempre superiori, almeno per chi non gode di rendite di posizione".

c.s.

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