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Attualità | 04 marzo 2015, 17:45

Denuncia la banca per usura: sospesa la vendita giudiziaria. Rinasce la speranza per la commerciante cuneese

Come stabilito per legge in questi casi. "Ringrazio Federitalia e chi ha saputo trattare il mio caso con professionalità ed umanità", dice l'imprenditrice che si è rivolta alla procura a metà gennaio

Denuncia la banca per usura: sospesa la vendita giudiziaria. Rinasce la speranza per la commerciante cuneese

Dopo aver bussato alle porte di Prefettura, Procura ed Equitalia, finalmente la commerciante di Cuneo che ha denunciato la banca alla quale da anni si rivolgeva con fiducia, per il reato di usura ed estorsione per appropriazione indebita, si è finalmente vista riconoscere quello che per legge le spetta, ossia la sospensione della vendita giudiziaria.

Una sospensione che diventa automatica nel momento in cui, come stabilisce la Corte Costituzionale, si è in presenza di una denuncia per usura e in più è stata inoltrata la domanda per poter accedere all’Articolo 20, ossia per accedere al fondo di solidarietà per le vittime di usura. Al di là di come si svolgeranno poi le indagini in seguito alla denuncia della presunta vittima, la sospensione deve essere applicata per legge, scatta praticamente in automatico.

“Purtroppo ci sono stati dei disguidi, delle incomprensioni tra un ufficio e l’altro e la sospensione per la vendita all’asta è stata eseguita con qualche giorno di ritardo ma possiamo dire di aver fatto un passo avanti”. Sono queste le parole di D. che  proprio in questi giorni avrebbe dovuto mettere all’asta merce e mobili per un importo di oltre 250mila euro. Vendita giudiziaria stabilita per pagare le rate arretrate di una multa che Equitalia doveva riscuotere dalla commerciante.

Rimasta senza liquidità, la commerciante non ha potuto far fronte ai pagamenti e quindi è scattata prima la multa e poi la vendita giudiziaria.

“Ringrazio tutte le persone che in prefettura, in procura, negli uffici di Equitalia e dell’istituto vendite giudiziarie, hanno preso a cuore la mia pratica, con professionalità ed umanità”. La vendita giudiziaria di merce ed immobili, è stata rinviata di un mese.

"Voglio soprattutto ringraziare Wally Bonvicini - conclude D.-, presidente di Federitalia, grazie alla quale inizio a vedere una luce infondo al tunnel nel quale da mesi sono precipitata. Per noi piccoli imprenditori, cittadini comuni che non sappiamo far altro che lavorare, quando scopri di essere in una situazione come la mia non sai più dove sbattere la testa. Rischiare di perdere la propria azienda, alla quale io e miei soci abbiamo dedicato tutta una vita, è un po' come morire, è un vero e proprio lutto. Se ora ho qualche speranza di rinascita lo devo solo all'umanità, alla professionalità e all'onesta di Wally Bonvicini, alla quale so che si sono rivolti altri imprenditori della provincia Granda. Insieme possiamo farcela, ne sono sicura".

NaMur

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