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Politica | 26 marzo 2015, 18:15

La CIA di Cuneo si scaglia contro la "beffa dell'Imu agricola"

Roma risulterebbe comune parzialmente montano, mentre Santo Stefano Belbo... no

La CIA di Cuneo si scaglia contro la "beffa dell'Imu agricola"

Gentile Direttore,

l’Imu agricola è legge dal 19 marzo. Ma intorno sulla tassa introdotta dal governo Renzi grava il rischio del ricorso amministrativo pendente al Tar del Lazio, generato da una classificazione dell’Istat, che differenzia i comuni in montani, parzialmente montani e non montani, assolutamente sballata, su cui si potrebbe ridere se non facesse piangere.

Roma, ad esempio, nonostante l’altitudine media della capitale sia di appena 21 metri sul livello del mare, é stata inserita nella fascia dei comuni parzialmente montani. Non si capisce perché. Monte Argentario (Grosseto), località balneare a 5 metri sul livello del mare, è un comune montano. A dispetto del nome però non lo sono, comuni come Montefiascone (Viterbo) e Montemiletto (Avellino) arroccati a 600 metri di altitudine.

L’etimologia, del resto, non ha suggerito alcunché ai classificatori.

Piedimonte Matese (Caserta), malgrado si intuisca collocato ai piedi di una montagna, è un comune montano, mentre Piedimonte Etneo è considerato parzialmente montano. C’è poi il caso dei Castelli Romani oggetto di un’interrogazione parlamentare dei 5 Stelle. I comuni di San Cesareo (312 mt) e Colonna (343 mt) sono considerati montani, mentre Rocca di Papa (680 mt) e, soprattutto, Rocca Priora (768 metri di altitudine e sede della comunità montana) nell’elenco Istat risultano parzialmente montani. Proprio come il comune di Roma.

La lista delle incongruenza continua.

In Liguria, per esempio, vengono assoggettati al pagamento alcuni comuni che non avevano mai pagato l’Imu come San Biagio della Cima e Vallebona, mentre vengono esentati Taggia e Sanremo.

Per questo la Cia e tutta Agrinsieme hanno deciso di proseguire nella mobilitazione promossa sull’intero territorio nazionale, per un provvedimento che gli agricoltori giudicano iniquo e gravemente dannoso. Agrinsieme, quindi, il giorno 31 promuoverà tre presidi a Roma, in piazza Montecitorio e davanti al Ministero dell’Agricoltura ed al Ministero dell’Economia e delle Finanze, in via XX Settembre.

L’iniziativa avrà inizio alle ore 9 e terminerà alle ore 14. 

Grazie per l'attenzione,

CIA Cuneo

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