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Attualità | 25 maggio 2015, 16:28

Che ne sarà della Ge Money di Mondovì: 200 lavoratori "appesi" alle manovre annunciate dalla Ge Electric

Il colosso americano ha annunciato di voler ridimensionare le attività finanziarie. Marco Del Brocco della Fisac Cgil: "Le variabili sono tante, ma punteremo a tutelare l'occupazione e la professionalità"

La sede di Pogliola

La sede di Pogliola

Ci sono decisioni aziendali che vengono prese molto lontano da noi. Le cui ricadute, però, sono dietro l'angolo. Un mese e mezzo fa General Electric ha annunciato un piano di semplificazione della sua struttura, che prevede un'accelerazione nel percorso di ridimensionamento delle attività finanziarie di Ge Capital. In buona sostanza la Ge ha deciso di concentrarsi sulle attività industriali a discapito di quelle finanziarie.

Ecco che ciò che è stato annunciato a Fairfield, in Connecticut, ha in realtà dirette ripercussioni anche nella nostra provincia e precisamente a Mondovì, in località Pogliola, dove c'è una delle sedi italiane di Ge Capital, la Ge Money. E dove lavorano circa 200 persone, che guardano con preoccupazione al loro futuro, non immediato ma comunque prossimo.

Senza entrare nel merito delle attività di un colosso quale la GE, che ha siglato un accordo per vendere la maggior parte delle attività di Ge Capital Real Estate a fondi gestiti da Blackstone, si guarda al futuro dei lavoratori, che non nascondono di stare vivendo un momento di enorme incertezza, anche perché operano in un settore dove le operazioni societarie sono frequenti e spesso imprevedibili.

Ne abbiamo parlato con Marco Del Brocco della Fisac Cgil Cuneo. "Le lavoratrici e i lavoratori di Ge Capital Servizi Finanziari, in virtù della trattativa sindacale svolta dal 2011 al 2014, hanno il contratto del credito, da poco rinnovato anche grazie all’importante mobilitazione di tutte le colleghe e i colleghi del settore. Con il rinnovo sono state confermate le maggiori tutele, rispetto ad altri contratti, relativamente alle operazioni societarie".

E aggiunge: "Seguiremo pertanto la vicenda di Ge Capital, pur con la specificità di aver a che fare con una multinazionale e pertanto le variabili potranno essere anche diverse. Negli ultimi 15 anni abbiamo seguito le tante operazioni  che hanno interessato il settore finanziario (si pensi alle tante fusioni, prime fra tutte quelle che hanno interessato, in provincia, Intesa Sanpaolo, Unicredit e il gruppo Ubi) e quelle che sono all’orizzonte e che riguarderanno le Banche Popolari, le Casse di Risparmio e il Credito cooperativo". Insomma, in un panorama di massima incertezza, "l’obiettivo principale sarà, ovviamente, quello di tutelare l’occupazione e la professionalità".

barbara simonelli

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