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Attualità | 02 luglio 2015, 17:06

Riuniti davanti alla Provincia di Cuneo per manifestare contro la privatizzazione dell'acqua

Oggi, giovedì 2 luglio 2015 l'Assemblea Generale dei 250 sindaci partecipanti all'Ambito Idrico Ottimale n.4 del Cuneese, si è riunita alle 16 presso la sala Einaudi del centro incontri della Provincia, in corso Dante a Cuneo

Riuniti davanti alla Provincia di Cuneo per manifestare contro la privatizzazione dell'acqua

Oggi, giovedì 2 luglio 2015 l'Assemblea Generale dei 250 sindaci partecipanti all'Ambito Idrico Ottimale n.4 del Cuneese, si è riunita alle 16 presso la sala Einaudi del centro incontri della Provincia, in corso Dante a Cuneo.

Il Comitato Cuneese Acqua Bene Comune ha invitato i primi cittadini di tutti i Comuni a partecipare all'assise ed a votare per la forma di gestione totalmente pubblica dell'acqua come già richiesto da 46 consigli comunali.

Nel corso dell'Assemblea verrà posta in votazione una proposta di modifica della convenzione, sottoscritta da 19 sindaci, che punta ad introdurre come unica forma di gestione quella totalmente pubblica, con soci esclusivi tutti i comuni della provincia, in ragione della loro popolazione e della loro estensione territoriale.

Davanti al Palazzo della Provincia di Cuneo si sono riunite numerose persone che manifestano a favore della gestione pubblica dell'acqua, Oreste Delfino del Comitato Cuneese Acqua Bene Comune ha affermato: "Il diritto al voto spetta a tutti i sindaci e non solo a 15 persone che si riuniscono privatamente, abbiamo chiesto di mettere a votazione la modifica dell'articolo 16 della convenzione vigente. Un servizio pubblico deve essere gestito da una società pubblica."

Presenti anche i portavoce di numerosi sindacati tra cui Gaspare Palermo, segretario provinciale FILCTEM CIGL: "Sono qui per rappresentare gli oltre 200 lavoratori e lavoratrici di imprese pubbliche e private del settore dell'acqua. - ha detto - Spero di poter intervenire durante l'assemblea per manifestare tutte le preoccupazioni dei lavoratori sul loro futuro. Chiediamo che venga aperto un tavolo negoziale con il nostro sindacato che premetta le sorti dei dipendenti alla spelta del nuovo gestore, qualsiasi esso sia. Chiediamo la difesa dell'occupazione e la continuità del rapporto di lavoro."

l.m.

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