Confcommercio: “Silenzio imbarazzante della politica su Levaldigi”

“È tempo di cambiare rotta”: così Luca Chiapella, presidente di Confcommercio Cuneo, e vicepresidente provinciale, in merito alle voci sempre più preoccupanti che si stanno rincorrendo in questi giorni sull’aeroporto di Levaldigi e sulla sua ventilata chiusura.

Il tema è stato toccato lunedì nel corso dell’assemblea di Confcommercio Cuneo, da sempre attenta alle sorti dell’aeroporto cuneese e strenua sostenitrice della necessità di mantenerlo vivo e operativo.

“Su questa questione abbiamo assistito a un silenzio imbarazzante di politica e amministratori– commenta Luca Chiapella, interpretando bene un sentimento che accomuna molti degli imprenditori e operatori economici di fronte a questa vicenda -. Un silenzio che si fa ancora più grave perché va a cozzare con la posizione della principale Istituzione di riferimento per le Imprese.  Penso alla  Camera di Commercio di Cuneo che in questi anni ha fatto ogni sforzo, e di cui ho molto apprezzato la lungimiranza e una visione del nostro territorio che va al di là di confini provinciali e regionali”.

Da Confcommercio arriva l’incondizionato sostegno a quello che viene definito uno snodo irrinunciabile per la Granda, perché non solo punto di partenza verso il resto d’Italia e l’estero, ma anche e soprattutto punto di arrivo fondamentale in ambito turistico.

“In un momento in cui la provincia tutta sta puntando e scommettendo molto sul settore turistico, anche solo pensare di rinunciare a Levaldigi è un’idea a dir poco assurda – aggiunge Luca Chiapella -. Mi riferisco certamente al turismo invernale, ma anche e soprattutto a quello estivo, una risorsa preziosa e con ampi margini di crescita per il nostro territorio. Come Confcommercio, ad esempio, abbiamo creato il “Club di prodotto Outdoor”, che punta sul turismo verde. Lo scalo di Levaldigi è la porta di ingresso al nostro territorio, senza la quale rischiamo di vanificare tutto il lavoro fatto a monte e a valle. Per questo credo il silenzio di politica e istituzioni sia così imbarazzante, perché sottende l’incapacità di rendersi conto che mettere in liquidazione la società che gestisce l’aeroporto, condannandolo alla chiusura, significa danneggiare tutto il nostro territorio, che sta crescendo, ed ovviamente anche investendo, molto sul versante turistico. Senza contare il danno di immagine non indifferente che ne subirebbe la Granda e il suo capoluogo”.

Il presidente cuneese di Confcommercio tiene a ribadire inoltre il completo e incondizionato sostegno alla battaglia per la salvezza dell’aeroporto, al fianco di tutti coloro che in questi giorni stanno lanciando appelli accorati alle istituzioni.

“Auspichiamo che si trovi una soluzione positiva, che salvi lo scalo, e nel minor tempo possibile. La politica dovrebbe capire che imprese e territorio non possono adattarsi a suoi tempi e che tergiversare oltre, o continuare a tacere, potrebbe essere fatale. Da parte mia la conferma di sostegno pieno e incondizionato al progetto Levaldigi. Da sempre siamo fautori della necessità dello scalo e non abbiamo cambiato idea, anzi. Del resto dal punto di vista infrastrutturale e logistico la nostra provincia è già sufficientemente bistrattata, penso alle sorti dell’autostrada o ai lavori del Tenda che procedono a rilento. Perdere anche Levaldigi davvero potrebbe significare giocarsi il futuro”.

“È tempo di abbandonare e superare i campanilismi e iniziare ad adottare una visione sul futuro del nostro territorio che vada davvero al di là degli interessi spiccioli di ciascuno. Cosa che noi cuneesi non abbiamo sempre fatto negli anni passati, ma ora è davvero tempo di cambiare rotta”.