/ Al Direttore

Al Direttore | 01 agosto 2015, 09:12

Ero a Fiumicino: ce l'ho con Alitalia, che ci ha totalmente abbandonati

La testimonianza di Giorgio Groppo di Sommariva Bosco: il problema non è stato lo scalo, ma l'atteggiamento della nostra compagnia di bandiera

Ero a Fiumicino: ce l'ho con Alitalia, che ci ha totalmente abbandonati

Gentile Direttore, 

chiedo spazio al Suo giornale per dare la mia versione sui disagi avuti dai passeggeri mercoledì scorso a Fiumicino, in quanto persona presente alla "notte bianca passata in aeroporto".  

Quello che non esce fuori in questi giorni sui giornali è che i passeggeri non erano arrabbiati con ADR in quanto, quali persone responsabili, riuscivano a comprendere i disagi avuti dallo scalo sulle piste, a seguito del fumo e della fuliggine sprigionata dall'incendio di una pineta esterna, ma eravamo inferociti nei confronti di Alitalia che non ha dato alcuna assistenza e i ritardi delle partenze non sono stati di due ore, ma di quattro/otto ore, per poi addirittura annullarli.  

Dovevo prendere il volo da Fiumicino per Torino delle 18,30 e la partenza è stata posticipata otto volte, l'ultima era alle 1,30 del giorno successivo!! Ci hanno fatto salire sul pulmino per portarci sull'aereo e dopo dieci minuti ci hanno fatto scendere affermando che il nostro volo (quello delle 18,30) era annullato! Dalle 18 alle due di notte non abbiamo avuto da Alitalia alcuna informazione, gli stessi dipendenti erano imbarazzati, e non abbiamo avuto garanzia per il volo del giorno successivo, per cui in molti (come noi) hanno preso il taxi alle quattro di notte da Fiumicino per Roma Termini ed hanno preso il Frecciarossa delle 6,00 da Roma Termini per Torino dove sono arrivati puntualissimi.  

Ora, penso sia sbagliato chiudere gli occhi e non accorgersi su quanto sta accadendo nella compagnia "di bandiera" e dalle poche interviste fatte ai passeggeri, traspare con chiarezza che l'insofferenza non era sullo scalo, ma su Alitalia che non dava informazioni, che ha lasciato i passeggeri al proprio destino. Meriterebbe una riflessione approfondita su questo, magari lontano dai riflettori, investendo meno soldi sulla pubblicità e più sui contenuti e sul rapporto con i clienti che sono loro, non altri, che continuano a mantenerla in vita, con i soldi dei contribuenti.    

Giorgio Groppo Sommariva Bosco    

rg

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium