L'Accademia Teatrale Giovanni Toselli di Cuneo con l'Associazione Mai Tardi - Amici di Nuto e la Fondazione Nuto Revelli presentano, in occasione dei vent'anni dalla morte di Lidia Beccaria Rolfi uno spettacolo intitolato "Un giorno qualcuno troverà il mio nome".
L'appuntamento è per sabato 29 agosto alle 16,3'0 presso la frazione Paralup di Rittana con narrazione sulla vita di Lidia Rolfi, testi e regia di C, Testi e Regia di Chiara Giordanengo
Ingresso Libero
1925 – 1996
Nata da famiglia contadina, completò gli studi magistrali e iniziò ad insegnare in una scuola elementare a Torrette, frazione del comune di Casteldelfino in Valle Varaita.
Entrò presto in contatto con la locale Resistenza e diventò staffetta partigiana con il nome di battaglia di "maestrina Rossana".
Il 13 aprile del 1944 fu arrestata dai fascisti a Sampeyre ed incarcerata a Cuneo.
Consegnata alla Gestapo, venne trasferita prima a Saluzzo e poi alle carceri nuove di Torino dove divise la cella con Anna Segre Levi, nonna del suo compagno di brigata Isacco Levi.
Il 27 giugno venne deportata nel campo di concentramento nazista di Ravensbrück assieme ad altre tredici donne.
Rimase nel Lager sino al 26 aprile 1945, dapprima nel campo principale e successivamente nel sotto-campo della Siemens & Halske. Ritrovò la libertà nel maggio 1945, durante la marcia di evacuazione organizzata dalle SS.
Rientrata in Italia nel settembre del 1945, riprese l'insegnamento, cui affiancò un'intensa attività di testimone lavorando per l'Istituto Storico per la Resistenza di Cuneo e per l'Associazione nazionale ex deportati. Per quasi trenta anni si impegnò per far conoscere l'esperienza concentrazionaria delle deportate donne, portando la sua testimonianza nelle scuole e in molti incontri pubblici.