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Eventi | 01 settembre 2015, 07:14

A Bra in mostra due maestri della Metafisica: Giorgio De Chirico e Antonio Nunziante

Inaugura il prossimo martedì 8 settembre nei locali del prestigioso Palazzo Mathis

A Bra in mostra due maestri della Metafisica: Giorgio De Chirico e Antonio Nunziante

Inaugura il prossimo martedì 8 settembre a Bra, nei locali del prestigioso Palazzo Mathis, la mostra Giorgio De Chirico - Antonio Nunziante. Oltre le apparenze. L’evento, curato dalla dott.ssa Cinzia Tesio dell'associazione Culturando Insieme, è organizzato dalla Città di Bra e promosso dall'Associazione Pro Loco La Torre di Pollenzo.  

La mostra ha come obiettivo principale la valorizzazione della pittura Metafisica, grazie ad un percorso di quasi cinquanta opere che mettono a confronto l’iniziatore e il più illustre esponente di quella corrente artistica, Giorgio De Chirico, con l’indiscusso maestro della Metafisica contemporanea, Antonio Nunziante. Un ideale filo invisibile lega questi due grandissimi pittori italiani e le poetiche artistiche che li hanno resi celebri: due interpretazioni non paragonabili ma in continuità dei valori della Metafisica e di alcuni concetti chiave della storia dell’arte.

In particolare, De Chirico e Nunziante indagano la solitudine dell’uomo moderno e contemporaneo in un ambiente divenuto estraneo: presentano una “seconda” natura, nel senso filosofico del termine, una natura creata dall’uomo e costituita dai suoi manufatti, che diventano cifra interpretativa dell’esistenza. In questo modo, la storia personale di ognuno di noi viene presentata attraverso un mondo di oggetti, in una relazione paradossale. Attraverso le opere esposte, l’osservatore potrà leggere il mondo con i suoi eterni enigmi, cercando di intuirne il messaggio segreto che vi resta celato. Sia De Chirico che Nunziante, infatti, hanno sviluppato un sistema metaforico di immagini, segni e simboli che non hanno nulla in comune con la funzione dei simboli tradizionali, imposti dalla mente umana: così, gli oggetti della realtà fenomenica rispecchiano specifici tratti della psiche umana e, inversamente, lo stato della psiche è riflesso da costellazioni di oggetti ed eventi nel mondo esterno.  

Dice la curatrice della mostra, Cinzia Tesio: "Molti sostengono che la pittura metafisica faccia parte di una tradizione intimamente italiana, rappresentando il mondo degli oggetti con una “solidità” diametralmente opposta alla “dissoluzione” dell’arte astratta. Questo non si può dire per Giorgio De Chirico e Antonio Nunziante i quali ci privano di un mondo di oggetti sicuro, piuttosto che darcelo: gli artisti spogliano gli oggetti di tutto ciò che era chiaro nella loro funzione, nel loro contesto e significato".  

Entrambi i maestri, pur con canoni diversi che denotano l’inventiva e non l’imitazione, utilizzano mezzi pittorici finalizzati a destabilizzare lo spettatore. Partono da uno spazio che apparentemente non può esistere, ottenuto rovesciando un principio classico come la prospettiva lineare, distruggendo il continuum spaziale e narrativo della pittura rinascimentale. Applicano diversi punti di fuga all’interno di una singola immagine e li dislocano rispetto al punto di vista dello spettatore. Raffigurano oggetti privi di ombre o con ombre ingigantite, mescolando le fonti luminose e spesso usandole come se fossero dei riflettori. Gli interni o gli edifici diventano quindi, una sorta di palco teatrale.

In mostra capolavori assoluti che si confrontano con i temi cardine della Metafisica: oggetti, interni e paesaggi sigillati da un silenzio che va al di là del rappresentato. Tra gli oggetti grande attenzione è riservata ai mobili, cavalletti, statue e contenitori da farmacia, o alle finestre aperte: sono tutte viste dell’anima, elemento che si manifesta anche nei paesaggi, vera e propria indagine introspettiva cui si aggiunge un’inconfondibile e indiscussa concezione estetica.    

cs

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