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Monregalese | 03 settembre 2015, 00:04

Ormea: turisti e commercianti pronti ad acquistare un hotel per non accogliere 30 profughi

La cordata locale ha tempo fino al 15 settembre per trovare il denaro. Cauto il sindaco Ferraris: "questo non basta per scongiurare gli arrivi di immigrati"

Ormea: turisti e commercianti pronti ad acquistare un hotel per non accogliere 30 profughi

Ad Ormea i cittadini e turisti sono pronti a metter mano al portafoglio per acquistare un albergo, pur di non accogliere oltre una trentina di migranti che dovrebbero arrivare tra una quindicina di giorni.

Una presa di posizione forte, che avrebbe già sordito un certo effetto e la situazione che riguarda l'arrivo degli immigrati potrebbe ancora mutare nei prossimi giorni. Il primo cittadino Giorgio Ferraris, infatti, proprio in queste ore ha avuto un incontro in Prefettura in merito a questa situazione.

La crociata “anti immigrati” è iniziata alcuni mesi fa, fin da quando il Comune avevamo precisato alla Prefettura di Cuneo che non esistevano strutture adatte, ma quest'estate i titolari dell'Albergo dell'Olmo hanno offerto la loro disponibilità, accendendo la rivolta degli ormeaschi. Sul piede di guerra sono soprattutto le famiglie, una quarantina, che vivono nello stesso condominio che, al piano terra, ospita l’hotel e con il quale condividono ascensore e porte di sicurezza. È cosi nata l’idea della cordata locale, composta da commercianti ed operatori turistici, per prendere in gestione la struttura. "Daremo vita ad gruppo di persone, ognuna delle quali potrà investire la somma che vuole - ha detto Diego Odello, commerciante, capofila del progetto -. Il capitale necessario è pari a 50mila euro e se raggiungeremo la cifra, proporremo al titolare dell'albergo, che si è già detto disponibile ad ascoltarci, di rilevare la gestione. Poi decideremo la forma giuridica più adatta. Abbiamo già avuto riscontri positivi e in molti, commercianti e turisti, hanno già dato la loro disponibilità a sostenere il nostro piano". 

Apprezzo l’iniziativa dei miei concittadini - commenta il sindaco  Ferraris - che si impegnano per salvare una struttura alberghiera del paese che, senza il denaro che riceverebbe per l’accoglienza dei profughi potrebbe essere costretta a chiudere. Come Amministrazione sosteniamo questo progetto, ma non credo che basti per dirottare gli immigrati verso altri paese. Purtroppo il problema non si risolve così: il Prefetto può requisire strutture pubbliche e anche private, se chiuse da più di un anno. E non è detto che altri privati non si facciano avanti. Comunque, in questo momento in cui tutti lavoriamo per rilanciare il turismo in paese, è una proposta meritevole".

 

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