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Attualità | 02 settembre 2015, 07:00

Caso Bottero: la FIM-CISL vuole l'apertura del confronto sul futuro industriale e occupazionale

Il 31 agosto è si concluso il periodo di 12 mesi di Cigs approvato nel 2014 e impone una verifica immediata sulla situazione dei carichi di lavoro e l’impiego di tutti i dipendenti a partire già dai prossimi mesi

Caso Bottero: la FIM-CISL vuole l'apertura del confronto sul futuro industriale e occupazionale

Gentile Direttore,

4 mesi di confronti unitari, gestiti dalle segreterie di Fim Cisl - Fiom Cgil e Uilm Uil congiuntamente alle RSU, nelle sedi sindacali ed istituzionali sulla procedura di licenziamento collettivo attivata 28 aprile 2015 dalla Bottero Spa di Cuneo, non sono stati sufficienti a sottoscrivere un accordo sindacale che impegnasse la società ad utilizzare gli ammortizzatori sociali disponibili ( Cigs per ristrutturazione e/o C.d.S.) per la gestione della crisi ed alleviare le conseguenze sui dipendenti.

La Bottero ha tenuto una posizione di indisponibilità che ha portato le parti, al termine dei 75 giorni previsti dalla normativa di legge, alla sottoscrizione di un mancato accordo presso la Regione Piemonte il 20 luglio scorso. Cosi come per i 48 lavoratori dichiarati esuberi nello stabilimento di Trana, anche per quello di Cuneo, in alternativa al diniego di utilizzare gli ammortizzatori sociali, l’unica strada praticabile e alternativa, indicata dal sindacato, è stata quella delle uscite con adesione volontaria incentivata.

Su dati richiesti dal sindacato e forniti dall’azienda a fine agosto i lavoratori e lavoratrici che hanno aderito all’uscita incentivata, con collocazione in mobilità, sono circa 65/66 sui 72 dichiarati.

Conclusa la procedura, purtroppo, anche, nelle sue conseguenze negative del taglio occupazionale di 120 lavoratori tra Trana e Cuneo, occorre ora attivarsi con urgenza per richiamare l’azienda alla definizione del piano industriale, del quale la Bottero aveva anticipato alcune linee guida, in grado di assicurare un futuro produttivo ed occupazionale per gli oltre 500 dipendenti.

Il 31 agosto è si concluso il periodo di 12 mesi di Cigs approvato nel 2014 e impone una verifica immediata sulla situazione dei carichi di lavoro e l’impiego di tutti i dipendenti a partire già dai prossimi mesi.

Per la Fim Cisl la scommessa rimane il futuro e per assicurare il quale occorrono compiute scelte strategiche ed investimenti adeguati relativi alla tecnologia del processo produttivo e del prodotto oltre a un incisivo presidio del mercato per riaffermare il ruolo della Bottero nel settore di riferimento. E' necessario riaprire subito il confronto per il lavoro e l'occupazione in Bottero.

Grazie,

la Segreteria Fim Cisl Cuneo

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