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Attualità | 01 ottobre 2015, 15:30

Saluzzo, Villa Radicati: nasce il giardino diffuso di frutta e verdura

Orto e frutta mista di varie le qualità, nelle oltre 7 giornate di terreno, intorno alla Villa dell’Eco gestita dal Marcovaldo. Il progetto è di Marco Bernardi. Diventerà un orto didattico visitabile. All'ingresso anche un punto vendita dei prodotti coltivati

Marco Bernardi tra le coltivazioni di Villa Radicati

Marco Bernardi tra le coltivazioni di Villa Radicati

A Saluzzo, mentre all'interno di Villa Radicati è in corso la mostra del Marcovaldo  “Giardini preziosi in sala da pranzo” le oltre 7 giornate di terreno che la circondano, si preparano ad essere trasformate in un grande “giardino” diffuso di frutta e verdura.

“Titolare” dell’operazione, con la consulenza del frutticoltore botanico saluzzese Domenico Montevecchi, è Marco Bernardi, 36 anni, coltivatore diretto nell’azienda agricola di famiglia a Cervignasco,  dove coltiva prodotti che poi vende al mercato, sotto alla di ferro di piazza Cavour.  

Grande appassionato del lavoro della terra,  ha vinto la gara di assegnazione del bando comunale (del 25 febbraio scorso) per gestire i terreni di villa Radicati, prima curati dalla  famiglia Lauro.  Sono complessivamente 2,87 ettari di terra, pari a 7,56 giornate piemontesi, regolate da un contratto di affitto che ha validità 15 anni, scadenza nel 2030. Il canone è di 1.138 euro l'anno, la migliore delle offerte giunte in busta chiusa al Comune.

L’idea, racconta Bernardi, è quello di coltivare antiche varietà  di piante da frutto, ricostituendo nelle aree individuate, tipiche produzioni locali  di una volta: mele, pesche, albicocche, piccoli frutti, ma anche noci, noccioli, arbusti, erbacee, verdure. Sono già state piantate fragole, meloni, carciofi, finocchi nei terrazzamenti ricostituiti. Tagliata la vecchia vigna lungo la strada collinare che porta a Manta, verrà ricostituito il vigneto. “Stiamo  pensando a due varietà di vitigni uno bianco, uno nero, come quelli che abbiamo trovato”.

Il progetto complessivo comprende la realizzazione di una  lunga passeggiata, la cui tracciatura si sta completando. Correrà  intorno al perimetro della  proprietà, tra le piante, con vista ravvicinata sulle coltivazioni. Diventerà così un vero e proprio orto didattico, visitabile anche dalle scuole.

“Un lavoro di ricerca e di creatività, di una minuziosità esaltante - sottolinea Montevecchi del vicino giardino botanico di Villa Bricherasio, che offre il suo aiuto di esperto - si cerca di restituire il terreno della villa alla sua dignità, risvegliandolo dal lungo torpore, ritornando ad un sistema produttivo legato alla cultura dell’ autosufficienza, lontano da quello della coltivazione intensiva. Sarà una collezione  di piante tipiche della zona. Un progetto che avrei voluto fare io, 50 anni fa".

I prodotti dell'orto e giardino di villa Radicati, continua Marco Bernardi, verranno proposti sul suo banchetto nei mercati del mercoledì e il sabato, con ‘idea di allestire anche un piccolo punto vendita al cancello d’ingresso della villa, il sabato e la domenica.  Un pò la continuità del rapporto secolare  tra collina e parte  bassa della città, che a Saluzzo è mantenuto vivo dal Mercà d’le fomne e dai coltivatori della terra che vendono direttamente ai consumatori.

L’idea del "giardino misto di frutta e verdura",  dovrebbe essere coerente con le indicazioni date nel lascito testamentario dalla contessa Radicati, che nel 1977, donò la proprietà al Comune di Saluzzo. Indicazioni precise riguardo a collezioni ed arredi della villa, ma anche relative alla valorizzazione e tutela del paesaggio agricolo collinare saluzzese, sia da un punto di vista delle tipicità produttive che da quello estetico.

La villa, il cui nucleo originario è del Trecento, casina di caccia, poi residenza di Margherita de Foix, dal 2002 (con l’amministrazione Quaglia) è  concessa in comodato d’uso gratuito per 50 anni al Marcovaldo, in funzione del recupero edilizio e valorizzazione culturale.

Vilma Brignone

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