"Si', mi sono candidata a segretario nazionale della Lega Nord".
E questa è l'unica dichiarazione che Gianna Gancia, capogruppo in Regione Piemonte e attuale presidente nazionale del Carroccio, conferma con un sorriso sulle labbra. Altro non vuol dire: "Sono tutte indiscrezioni e - spiega - non è tempo per parlarne". Le voci, però che ruotano intorno alla sua candidatura sono molte e sembrano non far dormire sonni tranquilli neppure al leader Matteo Salvini.
Puntualizzando che, per i leghista il termine "nazionale" significa piemontese, Gancia, forte dei consensi ottenuti durante le elezioni regionali, sembra non sia disposta a fare un passo indietro per cedere il passo al vicesegretario federale Riccardo Molinari, sostenuto anche dal segretario uscente, ossia Roberto Cota e dell'altro Roberto del Carroccio, il presidente della Regione Lombardia Maroni.
Ma a quanto pare di tirarsi indietro la combattiva lady preferenza, proprio non ne vuole sapere. A complicare la vita dei padani piemontesi, c'è anche la figura - defilata ma presente come è normale che sia- di Roberto Calderoli, che, dopo 14 anni di relazione, qualche settimana fa ha sposato la sua Gianna. I giochi sono quindi aperti e la lotta sarà anche tra la ragione politica è quella del cuore. Lunedì prossimo, 12 ottobre, nella sede della Lega, in via Bellerio a Milano, si terrà un altro incontro per cercare di chiarire la situazione, soprattutto per fare ciò che è meglio per la Lega. Molti i giochi in ballo per il Carroccio, dalla ricandidatura a Montecitorio dell'ex presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, al rilancio del partito per le prossime elezioni.
E i più pessimisti parlano anche di un possibile commissariamento del Carroccio piemontese.