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Attualità | 21 novembre 2015, 12:07

Fossano al fianco dei lavoratori Michelin, Sordella: "Siamo in un momento di stallo" (Guarda il video)

Unità, dignità e lavoro gli imperativi immediati, ma anche sostegno pubblico: accantonati centomila Euro per far fronte alle prime emergenze se si dovesse arrivare ad una chiusura

La marcia dei lavoratori Michelin

La marcia dei lavoratori Michelin

Ieri, venerdì 20 novembre, il consiglio comunale del comune di Fossano ha voluto accogliere all’interno della casa comunale i lavoratori della Michelin di Fossano.

È stato un incontro cordiale in cui tutte le parti hanno condiviso pensieri, diretto soprattutto a tenere unite le fila di una lotta sindacale che si preannuncia lunga e difficile.

Ha sottolineato una sorta di gerarchia di intervento il sindaco Davide Sordella ponendo la politica in subordine ai sindacati, senza toglierne l’importanza fondamentale in una fase in cui tutti i livelli della politica devono fare fronte comune a sostegno dei lavoratori.

Il sindacato porta avanti la protesta, poi ci sono la politica europea, nazionale, regionale e comunale che devono sostenere i sindacati perché Michelin Fossano non deve morire – ha detto Sordella – ma ci sono anche i cittadini, la comunità, che è fatta di solidarietà individuale, ma anche di imprese, giornali, banche, servizi socio assistenziali. Tutti devono fare la loro parte, la solidarietà non basta. Ci vuole concretezza.”

Nell’ottica della concretezza, il sindaco ha anche annunciato che sono stati accantonati per il 2016 100.000 Euro che “sono un palliativo. Spero che non si dovranno mai usare perché saranno solo una goccia in un mare, ma è un primo passo per sostenere chi dovesse trovarsi in difficoltà” ha aggiunto.

All’interno della sala consiliare hanno preso la parola le forze sindacali che hanno sottolineato pressoché unanimemente l’importanza della solidarietà ricevuta dai lavoratori fossanesi da parte dei lavoratori di Cuneo che hanno scelto di non nascondersi dietro un posto di lavoro per il momento sicuro, ma di scendere in piazza accanto ai lavoratori oggi in difficoltà, consci del fatto che una scelta come quella di Michelin potrebbe toccare qualsiasi stabilimento e, in modo più allargato, tutto il comparto industriale della provincia. È chiaro, dalle parole dei rappresentanti sindacali e dei delegati provinciali, che si prospetta una lotta lunga e travagliata, che far cambiare idea ad una multinazionale è difficilissimo, ma che occorre continuare a lottare affinché tutti i posti di lavoro siano salvi.

In sala non c’erano solo i lavoratori Michelin, ieri, ma anche tanti lavoratori dell’indotto. Sono infatti circa 200 le lavoratrici e i lavoratori delle aziende che lavorano direttamente all’interno di Michelin Fossano per coprire servizi come mensa, pulizie, manutenzione per i quali si prospettano tempi difficili. L’eventuale chiusura di Michelin non riguarda solo Michelin, ma tutto il tessuto sociale e produttivo di Fossano e dei comuni limitrofi.

Tre concetti fondamentali sono stati toccati e ci sembrano l’estrema sintesi di queste ultime settimane: dignità, lavoro ed unità che hanno contraddistinto anche il toccante minuto di silenzio finale condiviso da lavoratori di tanti paesi e credo diversi dedicato “alle vittime degli atti di violenza e di terrore in tutto il mondo”.

Al termine dell’incontro lavoratori e autorità sono scesi in piazza e hanno sfilato in corteo lungo via Roma.

Nelle prossime settimane i rappresentanti sindacali saranno al tavolo di lavoro con la direzione e confindustria martedì 24 novembre e mercoledì 2 dicembre. In base agli esiti degli incontri, dopo l’incontro del 2 dicembre sarà calendarizzato un consiglio comunale aperto.

Agata Pagani

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