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Eventi | 28 novembre 2015, 15:00

Alessandro Preziosi interpreta e dirige il Don Giovanni al Teatro di Alba

Giovedì 3 e venerdì 4 dicembre

Alessandro Preziosi interpreta e dirige il Don Giovanni al Teatro di Alba

Due grandi attori: Alessandro Preziosi e Nando Paone (migliore attore non protagonista al teatro Mercadante di Napoli per “Le maschere del teatro italiano 2015”), tornano al Teatro Sociale di Alba con il “Don Giovanni” di Molière.

Giovedì 3 e venerdì 4 dicembre, alle ore 21, nella sala “Michelangelo Abbado”, Alessandro Preziosi dirige e raccoglie la sfida di interpretare Don Juan, raffinato e cinico seduttore, in aperta opposizione con le convenzioni sociali.

La scelta artistica, caratterizzata da toni comici e drammatici, prende le mosse dalla straordinaria contemporaneità del classico e rende un omaggio sentito e coraggioso alla scrittura, al fascino dell’immaginazione e soprattutto al Teatro, in tutte le sue forme.

LO SPETTACOLO

DON GIOVANNI

di Molière

traduzione e adattamento Tommaso Mattei

con Alessandro Preziosi, Nando Paone

e con Lucrezia Guidone, Maria Sellitto, Roberto Manzi, Daniele Paoloni, Daniela Vitale e Matteo Guma

scene Fabien Iliou

costumi Marta Crisolini Malatesta

luci Valerio Tiberi

musiche originali Andrea Farri

supervisione artistica Alessandro Maggi

regia Alessandro Preziosi

coproduzione Khora.teatro e Teatro Stabile d’Abruzzo

Don Juan, gentiluomo di corte, ateo, perverso, libertino, ha abbandonato Elvire, che tenta invano di riconquistarlo; gettato dalla tempesta sulla costa insieme al servo Sganarelle, è salvato da alcuni contadini. Seduce quindi Charlotte e Mathurine, due contadine attirate dalle sue promesse di matrimonio. Inseguito dai fratelli di Elvire, sempre in compagnia di Sganarelle, si rifugia in una foresta dove vuole costringere un povero a bestemmiare.

Dopo avere salvato la vita a don Carlos, fratello di Elvire, don Juan invita a cena la statua di un "commendatore" da lui ucciso in precedenza e la statua accetta. Mette poi alla porta il signor Dimanche, suo creditore, e risponde con insolenza e con scherno al padre don Louis che gli rimprovera la sua vita dissoluta. Dopo essere rimasto insensibile anche alle preghiere di Elvire che vorrebbe farlo ravvedere, don Juan si mette a tavola e la statua del "commendatore" lo invita a sua volta a cena per il giorno dopo.

Don Juan finge di pentirsi di fronte al padre ma confessa a Sganarelle di volersi servire ora dell'ipocrisia, ed è appunto da ipocrita che risponde al fratello di Elvire. Compare sulla scena uno spettro che concede a don Juan pochi istanti per pentirsi, ma poiché lui se la ride, la statua del "commendatore" lo prende per mano: su don Juan si abbatte un fulmine, la terra gli si apre sotto i piedi ed è inghiottito nell'Inferno, mentre il servo Sganarelle si lamenta per il salario arretrato che nessuno gli pagherà.

NOTE DI REGIA

In una società, che oramai, sembra implorare la finzione per raggiungere la felicità convivendo nella costante messa in scena di sentimenti emozioni, anche famigliari, il Don Giovanni di Molière smaschera questo paradigma di ipocriti comportamenti, di attitudini sociali figlie di una borghesia stantia e decadente divenendo il maestro inimitabile della mimesi.

Accumula, dunque, Don Giovanni su di sé, come una cavia, l'ipocrisia del mondo, e diviene consapevolmente la vittima sacrificale e contemporanea della società in cui vive. In sostanza, il personaggio letterario, che attraverso questo sacrificio continua ad essere mito dell'individualismo moderno finisce per immolarsi, rifiutando la misericordia divina, per il pubblico di oggi, e per questo rimanendo mito del ventunesimo secolo. Non rimane che sperare che questa spettacolizzazione dei vizi dell'anima crei nel pubblico, indispensabile per il nostro Don Giovanni, un contraccolpo di reale riflessione sul senso e il mistero della vita: la salvezza dello spirito è radicalmente legata alla nostra autenticità. Quale migliore augurio per il teatro di oggi.

Alessandro Preziosi

 

A partire dal 3 novembre tutti i biglietti della stagione 2015-2016 sono disponibili nei punti vendita del Circuito Piemonte Ticket (ad Alba Libreria La Torre – 0173/33658). L’elenco completo dei punti vendita è sul sito www.ticket.it.

Presso il botteghino del teatro i biglietti saranno acquistabili a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

BIGLIETTI:

Poltronissima: intero € 26,00 / ridotto € 25,00

Primo posto: intero € 22,00 / ridotto € 20,00

Secondo posto: intero € 20,00 / ridotto € 18,00

Ridotto “Giovani” € 15,00 (fino a 26 anni non compiuti – posto unico)

Ridotto bimbo € 10,00 (meno di 10 anni)

c.s.

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