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Cuneo e valli | 29 novembre 2015, 06:29

Il discorso di apertura della Marcia Globale per il Clima di Cuneo

In programma nel pomeriggio di domenica 29 novembre

Il discorso di apertura della Marcia Globale per il Clima di Cuneo

Da domani  30 novembre all'11 dicembre 2015 si svolgerà a Parigi la XXI  Conferenza delle Nazioni Unite sul CLIMA, per raggiungere un accordo universale efficace e vincolante  inteso a ridurre le emissioni di gas serra e specificatamente di CO2.  La consapevolezza dell'urgente necessità di un'inversione di tendenza delle scelte di politica energetica e di rispetto della terra coinvolge sempre più le persone. Si aprono iniziative culturali non più così isolate, ma ormai quasi corali, negli Stati Uniti come in Europa ed un po' in tutto il mondo, con il messaggio comune di sfruttare le energie rinnovabili, perché è dalle scelte per l'energia pulita che dipende il futuro del pianeta e quindi dei nostri figli.  In ottobre  le Nazioni Unite hanno sottoscritto i “GLOBAL GOAS”, cioè una nuova dichiarazione universale per un mondo libero dalle devastazioni della povertà, della diseguaglianza, del cambiamento climatico. Chiediamo che alle parole seguano fatti  . Se dieci, vent'anni  fa eravamo scettici e le nostre decisioni erano miopi e frutto di ignoranza, i disastri che si succedono sempre più gravi ed incalzanti ci hanno aperto gli occhi : il recente disastro in  Costa Azzurra, con i suoi 20 morti e le devastazioni dell'intera area , preceduto da quello del 2010, con 25 morti a Saint Tropez e Draguignan, contengono un eloquente messaggio. Ricordiamo l'alluvione che in Italia ha devastato le 5 Terre con 13 morti ad ottobre 2011  e Genova e Val Bisagno con 6 morti  a novembre mentre, nel 2012, sempre l'acqua ha causato 6 morti ancora in Maremma ed a Grosseto. Nel 2013 fu colpita la Sardegna con 18 morti nelle province di Olbia, Uras e Nuoro. E come dimenticare disastri di proporzioni ben più vaste come quelli occorsi  in Pakistan nel 2013 , l'uragano Katrina che ha colpito Saint Louis, o i  drammatici effetti dell'uragano Joaquin sulla costa orientale Usa ? Per non parlare dei disastri in Indonesia, Filippine, Cina, dello scioglimento dei ghiacci delle calotte polari con le conseguenze che ne derivano, per cui molte terre sono ormai sommerse. E non possiamo sottacere l'inquinamento degli Oceani, con immense superfici galleggianti di plastica (derivato del petrolio), vaste quanto interi Stati.  Ed è proprio perché il messaggio a chi  ha in mano il potere decisionale sul futuro del pianeta sia chiaro e forte che AVAAZ, con i suoi milioni di aderenti in tutto il mondo,  ha organizzato per oggi 29 novembre la MARCIA GLOBALE PER IL CLIMA, per chiedere alla classe politica di invertire la rotta e porre al centro non più l'interesse economico, ma la vita e l'ambiente,  collegandosi ai bisogni reali delle persone ed  utilizzando la guida delle conoscenze scientifiche.

Il tema è universale. Solo se ciascuno di noi nelle scelte private agirà con la consapevolezza della propria responsabilità verso il pianeta riusciremo a salvarci ed a salvare i nostri figli. Dovremo fermare le trivellazioni dei fondali marini, con danno per i litorali, per il turismo e per la pesca, la consumistica cementificazione con spreco di territorio,  un'agricoltura che non rispetta l'ambiente e la salute,  un sistema di sfruttamento brutale degli animali, la distruzione delle foreste,  trasporti che sprecano risorse ed inquinano.

Se vogliamo sopravvivere, inevitabilmente si dovrà conquistare la PACE, attraverso il rispetto per ogni persona, uscire da un sistema di diseguaglianza economica e di pregiudizi. Dovremo imparare la solidarietà e saper dire BASTA alle guerre, con le conseguenti desertificazioni e morte.

Oggi e da molti anni  in Africa è in atto un genocidio: dalla Siria alla Palestina, dal Sudan alla Repubblica Centroafricana, al Mali, precedute da Iran, Iraq, Kurdistan, etc. Assistiamo senza parole al fatto che 14 potenze bombardano da molti giorni ormai e con mezzi tecnologici del tutto spropositati un Paese, distruggendone la popolazione, le città, i monumenti, l'ambiente  per entrare in possesso dei suoi giacimenti petroliferi e gassosi ed aumentare gli utili dell'industria delle armi e della ricostruzione.

Di conseguenza  questa MARCIA GLOBALE PER IL CLIMA sarà anche PER LA PACE e  rivolgeremo calorosamente e tutti insieme al vertice ONU di PARIGI anche questa richiesta .

Chiediamo alla politica di assumere responsabilità verso il FUTURO  della BIOSFERA e dell' UMANITA'.

Siamo tutti cittadini del mondo, di qualsiasi nazione, genere, colore di pelle o credo politico o religioso: dobbiamo tutti insieme curare il CLIMA e la PACE, basi  della VITA.

Il Comitato Organizzatore di Cuneo

C.S.

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