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Scuole e corsi | 05 febbraio 2016, 18:45

Saluzzo: il "Treno della memoria" dagli occhi di una studentessa del Denina

Riceviamo e pubblichiamo

Saluzzo: il "Treno della memoria" dagli occhi di una studentessa del Denina

Gentile Direttore,

il progetto “Il treno della memoria” nasce dalla convinzione che i giovani abbiano bisogno di conoscere la storia per poter sviluppare una cittadinanza attiva e  consapevole. In tal senso é evidente che non si possa prescindere dal ricordo dei momenti più bui e cupi dell’esistenza umana che hanno cambiato il volto dell’Europa e dall’ascolto delle testimonianze dei protagonisti di questi cambiamenti. Come disse Primo Levi “Se comprendere é impossibile, conoscere è necessario”.

É per queste ragioni che l’Associazione "Treno della Memoria" organizza ogni anno un viaggio in Polonia, a Cracovia, permettendo ai giovani di visitare il campo di concentramento e di sterminio di Auschwitz-Birkenau. In tal modo si dà loro l'opportunità di vedere con i propri occhi i luoghi dove sono stati compiuti gli orrori durante la Shoah e di  cercare di capire,  per quanto sia possibile, ciò che le loro vittime hanno vissuto.

È, dunque, un’occasione unica nel suo genere che permette, inoltre, agli studenti di entrare realmente in contatto con la storia, la quale non sempre può essere compresa appieno attraverso lo studio sui libri di testo.

Il progetto si articola in tre fasi, la formazione, il viaggio e la restituzione. La prima fase è stata rappresentata da un incontro al quale noi ragazzi siamo stati chiamati a partecipare. In questa occasione gli educatori, che ci avrebbero poi accompagnati a Cracovia, hanno cercato di delineare gli aspetti politici, sociali ed economici che hanno caratterizzato il periodo del nazismo. Inoltre, durante il viaggio, siamo stati accompagnati da una guida che ci ha fatto ripercorrere la storia della città fin dal Medioevo, soffermandosi specialmente sugli aspetti attinenti al contrasto tra la cultura germanica e quella slava, che è poi stato alla base dell’odio nazista.

Questa immersione nella storia ha raggiunto il culmine nella visita alla fabbrica di Schindler, oggi trasformata in un museo, che testimonia la vita dei cittadini di Cracovia dall’occupazione nazista del 1939 fino alla liberazione da parte delle Armate Rosse nel 1945.

Oltre a ciò, riveste un ruolo di primaria importanza la visita al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau.

La sensazione che si prova vedendo i casermoni di Birkenau, originariamente stalle per i cavalli, dove venivano stipati migliaia di uomini, o entrando nelle camere a gas di Auschwitz e ancora vedendo, accumulati in mucchi, migliaia di scarpe, di valigie, di occhiali e di capelli delle vittime, è indescrivibile. L’unica domanda che ci si pone è il perché sia successo tutto questo, come l’uomo abbia potuto compiere tale atrocità nei confronti di  propri simili, senza che questi avessero alcuna colpa. Ma a questo non si riesce a trovare una risposta, come testimoniato dall’assoluto silenzio che ha accompagnato la visita, interrotto solo dalla voce della guida.

Una componente importante di questa esperienza è stata la dinamica del gruppo, che si è subito dimostrato molto unito, composto non solo da ragazzi, ma anche da adulti, e che ha permesso un immediato confronto delle proprie emozioni e sensazioni. Infine, prima della partenza, noi ragazzi abbiamo vissuto un momento di condivisione e di riflessione guidato dagli educatori che ci hanno accompagnati. Questo ha permesso la rielaborazione dei propri vissuti e delle proprie emozioni con la finalità di trasformare il dolore, la frustrazione ed il senso di impotenza di fronte a ciò che è stato, in riflessione sull’oggi.

Non bisogna, infatti, pensare che attualmente la società sia priva di ingiustizie, poiché ne è colma. Forse queste sono più lontane da noi, ma non per questo devono essere ignorate. Attraverso questa riflessione prende  forma il vero obiettivo del "Treno della memoria", ossia quello di stimolare i giovani a mettersi in gioco nella società civile, impegnandosi concretamente per trasformarsi in cittadini attivi nel costruire la realtà che li circonda.

Inoltre il compito dei partecipanti sarà quello di farsi testimoni e moltiplicatori dell’esperienza vissuta attraverso la “restituzione" nei territori di provenienza.

Il viaggio a cui ho partecipato è stato organizzato in occasione del "Giorno della memoria", non solo dall’associazione, ma anche grazie ai comuni di Savigliano e Saluzzo ed alla collaborazione degli insegnanti delle scuole che hanno aderito con entusiasmo al progetto.

Tutti costoro meritano un ringraziamento per aver voluto coinvolgere noi ragazzi, dandoci così l’opportunità  di vivere questa esperienza di crescita personale e culturale.

Gabriella Fina

Classe 5^C - Istituto Istruzione Superiore “C. Denina” - Saluzzo

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