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Politica | 11 febbraio 2016, 13:02

Partirà da Cuneo l'attività del "Comitato per il Sì" al referendum sulla Riforma Costituzionale

Uno dei punti più importanti della Riforma è il superamento del bicameralismo perfetto: il Senato diventerà un organo rappresentativo dei Territori locali e ridotto da 315 a 100 membri

Palazzo Madama

Palazzo Madama

Il senatore e viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Andrea Olivero, l’avvocato e componente della Direzione nazionale del Pd, Marta Giovannini, e il professore e già segretario del Circolo Pd di Cuneo, Gerardo Pintus, durante la conferenza stampa prevista lunedì 15 febbraio alle 15, all’Hotel Principe di Cuneo (piazza Galimberti, 5) lanceranno il "Comitato per il Sì" al Referendum confermativo sulla Riforma Costituzionale.

Dopo la recente approvazione da parte del Senato, la Legge, entro aprile, dovrà ancora ottenere il comunque scontato via libera definitivo della Camera. I cittadini, attraverso la consultazione popolare, potranno esprimere il loro parere nel prossimo autunno.

Uno dei punti più importanti della Riforma è il superamento del bicameralismo perfetto, per cui tutte le leggi, fino a ora, dovevano ottenere l’ok di entrambi i rami del Parlamento. Con la sua entrata in vigore la Camera dei Deputati diventerà l’unico organo eletto direttamente dai cittadini e alla quale spetterà il compito di approvare le leggi ordinarie e di bilancio e di accordare la fiducia al Governo. Il Senato, invece, sarà un organo rappresentativo delle Autonomie e dei Territori locali e la sua composizione ridotta da 315 a 100 membri (74 consiglieri regionali, 21 sindaci nominati dalle stesse Regioni e 5 scelti dal Presidente della Repubblica), che percepiranno solo più lo stipendio di Amministratori locali.

La Riforma - sottolinea il viceministro Olivero - significa dire sì al cambiamento del Paese e segna una tappa importantissima per la nostra storia istituzionale. Il presidente del Consiglio Renzi e il Governo, essendo materia delicata che riguarda il futuro dell’Italia, hanno fortemente voluto sottoporla al giudizio dei cittadini. Per questo motivo il nostro compito non si è esaurito con il voto in Aula, ma deve continuare attraverso il lavoro di presentazione della Legge agli italiani chiamati a esprimersi con il voto popolare”.

Il "Comitato per il Sì" organizzerà, poi, nei prossimi mesi, ulteriori momenti di confronto con la popolazione. In particolare, entro qualche settimana è in programma un’Assemblea pubblica a livello provinciale alla quale saranno invitati a partecipare gli amministratori pubblici locali e i cittadini, che potranno aderire al Comitato.

c.s.

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