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Quattrozampe | 19 aprile 2016, 08:14

Alla scoperta delle razze canine, ultima parte: cani da compagnia

Basandoci su quanto riportato dalla Federazione Cinologica Internazionale (F.C.I.) possiamo suddividere l razze canine in 10 raggruppamenti che non sempre uniscono cani con attitudini simili. Questa settimana proseguiamo con l’ultimo Gruppo, il 9

Alla scoperta delle razze canine, ultima parte: cani da compagnia

Continua il nostro viaggio alla scoperta delle razze canine.

Basandoci su quanto riportato dalla  Federazione Cinologica Internazionale (F.C.I.) le possiamo suddividere in 10 raggruppamenti che non sempre uniscono cani con attitudini simili. Nelle scorse settimane abbiamo parlato dei primi 9 Gruppi, oggi proseguiamo con l’ultimo: Gruppo 9 (cani da compagnia).

Gruppo 9 – Cani da compagnia

Questo gruppo raccoglie cani di origine e conformazione molto diverse, tutte accomunate dalla stessa funzione: la compagnia all’uomo. La taglia è inferiore alla media e la loro struttura è quasi sempre simile a quella dei “cani da lavoro”, ma in miniatura.

·      Conformazione braccoide: Bichon, Bolognese, Maltese, Barbone. Sono cani molto reattivi, con tendenza all’allarme (e quindi ad abbaiare) e un alto livello generale di attività.

·      Origine orientale: Pechinese, Shih-tzu, Lhasa Apso. Cani molto reattivi (specialmente agli stimoli sonori), ma il loro livello di attività è più basso.

·      Molossoidi di piccola taglia: Carlino, Bouledogue Francese, Boston Terrier. Sono cani tendenzialmente  pigri e poco reattivi, ma più propensi a scontrarsi con altri cani (meno tolleranti con i conspecifici).

·      Piccoli Spaniel: Cavalier e King Charles Spaniel. Di norma sono cani poco reattivi, poco attivi e molto poco competitivi, adattissimi a una vita in condominio.

Attualmente oltre il 90% dei cani, indipendentemente da quella che un tempo era la loro funzione, svolge il “ruolo” di cane da compagnia.

Cani una volta adibiti a particolari compiti (caccia, guardia, conduzione del gregge, ecc.) oggi spesso finiscono chiusi in casa con pochissima (o nulla) possibilità di movimento. Spesso le persone li acquistano in base al loro look o alla moda, rischiando così enormemente che si verifichino problemi di incompatibilità e comportamentali, con il conseguente aumento degli abbandoni. Se gestito al meglio, però, un cane in famiglia si dice che allunghi la vita, abbassi la pressione e mantenga in forma il proprietario.

La moderna società tecnologica ha stravolto la famiglia patriarcale degli anni ‘70, frantumandola in tante piccole unità e il cane ne ha saputo approfittare, colmando questo vuoto. Il vero problema è quello della gestione umana: dobbiamo sforzarci di tenere conto delle loro necessità, stimolarli adeguatamente e non trattarli come soprammobili o oggetti da esibire… Soprattutto Attenzione a non antropomorfizzarli!!!

Spero che questo viaggio all’interno delle razze canine sia stato di stimolo a tutti per fermarsi ad osservare maggiormente i nostri fedeli amici a 4 zampe e a cercare di capirli meglio.

La conoscenza reciproca è alla base di una serena convivenza cane/proprietario.

Per qualsiasi domanda e dubbio non esitate a contattare me (daniel.ossino@gmail.com) o la redazione.

Un bau a tutti e a lunedì prossimo!

 

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Daniel Sebastian Ossino

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