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Viabilità | 03 maggio 2016, 18:31

Autotrasporti: anche Assotrasporti a "Quinta Colonna" per manifestare contro la chiusura del Brennero

Secondo Assotrasporti, la sospensione dell’area Schengen legata alla nuova frontiera anti-migranti al Brennero avrà ricadute pesantissime per l’autotrasporto italiano

Autotrasporti: anche Assotrasporti a "Quinta Colonna" per manifestare contro la chiusura del Brennero

Chiude il Brennero, autotrasporto italiano a rischio.Assotrasporti a “Quinta Colonna” per difendere i nostri trasportatori

Ieri sera (2 maggio) a “Quinta Colonna”, in diretta TV dal Brennero, c’era anche Assotrasporti a rappresentare gli autotrasportatori italiani, minacciati dal blocco austriaco del tunnel di frontiera.

La sospensione dell’area Schengen legata alla nuova frontiera anti-migranti al Brennero, infatti, avrà ricadute pesantissime per l’autotrasporto italiano. Il muro al Brennero è un danno all’export italiano, ai prodotti "Made in Italy", che passeranno la frontiera italo-austriaca con sempre maggiori difficoltà; si formeranno code per via della reintroduzione dei controlli alla frontiera, si accumuleranno ritardi nella consegna delle merci, il che farà inevitabilmente lievitare il costo di trasporto.

La conseguenza più immediata sarà che i mercati del Nord Europa ripiegheranno sulle merci prodotte altrove, in grado di raggiungerli in minor tempo e a prezzo inferiore, il tutto con un danno gravissimo per i nostri produttori di beni destinati all’estero.

La crisi, inevitabilmente, si ripercuoterà sugli autotrasportatori, che resteranno senza merci da veicolare oltre confine. E mentre i prodotti italiani faranno sempre più fatica a uscire dai nostri confini, il flusso delle merci in entrata non rallenterà. Anzi, i vettori esteri saranno liberi di passare il Brennero in direzione Italia, dove potranno circolare liberamente. In altre parole, i trasportatori italiani rischiano di perdere non soltanto la nicchia del trasporto internazionale, ma anche la propria competitività sul territorio nazionale, costretti a soccombere di fronte alla concorrenza estera e all’imperante dumping sociale.

Senza contare che, se da un lato (dall’Italia, direzione Austria) le verifiche sugli automezzi saranno rigorose, dall’altro (dall’Austria, direzione Italia) non saranno effettuate. I mezzi con a bordo eventuali migranti o armi non saranno soggetti a controllo e proprio questa circostanza potrebbe indurli a spostarsi nel nostro Paese, là dove tutto “è più facile”. Il che equivale ad un potenziale rischio in più per la sicurezza di tutti i cittadini.

Cosa fare? No a blocchi e barriere, sì invece a più controlli stradali disseminati sull’intero territorio, che coinvolgano non soltanto i trasportatori italiani ma anche, in almeno pari numero, gli stranieri: questo è quanto Assotrasporti chiede da mesi al Governo. Una richiesta, questa, che la settimana scorsa una delegazione Assotrasporti ha portato anche all’attenzione del neo Sottosegretario ai trasporti Simona Vicari.

c.s.

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