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Attualità | 05 maggio 2016, 18:20

Pierrot e Rebus: la CGIL chiede un tavolo di crisi in Regione a sostegno delle lavoratrice coinvolte

Davide Masera e Gaspare Palermo chiedono che si faccia sistema, "per cercare di non disperdere le commesse prodotte e per salvaguardare le importanti professionalità acquisite in questi anni."

Gaspare Palermo

Gaspare Palermo

Arriva attraverso una lettera a firma di Davide Masera (segretario generale della CGIL di Cuneo) e Gaspare Palermo (segretario generale FILCTEM CGIL di Cuneo), indirizzata all'assessore regionale al Lavoro Gianna Pentenero e a quello alle Attività Produttive Giuseppina De Santis, la richiesta della convocazione di un tavolo di crisi con al centro le problematiche recentemente scaturite all'interno delle aziende Rebus e Pierrot di Mondovì.

"Fino al 2012 le commesse erano quasi esclusivamente rivolte ad un’unica committenza, Miroglio, che, a fronte della richiesta di un significativo ribasso del compenso da riconoscere alla ditta terzista, ha nei fatto prodotto un continuo ed inesorabile indebitamento anno su anno", si legge all'interno della lettera.

"Negli anni successivi e fino a prima che si fermasse l’attività, nel mese di marzo, erano comunque presenti commesse ottenute da altri clienti, tra i quali Texitalia e Frediani, entrambe Aziende tessili di Torino. All’interno delle Aziende operavano 80 lavoratrici, quasi tutte donne, che dal mese di dicembre non percepiscono più la retribuzione e che in questi giorni vedranno presumibilmente fallire l'azienda per la quale lavorano da tanti anni."

"Ecco, noi vorremo proprio partire da questo dato che, in un mercato del lavoro dove la flessibilità richiesta ai lavoratori è un “must” se si vuole avere qualche chance di ricollocazione, per chiedere, invece, di provare assieme a Noi e alle Istituzioni Locali (incontrate sabato mattina in occasione della manifestazione organizzata dalla'organizzazione sindacale a Mondovì per sensibilizzare l’opinione pubblica) di provare a fare sistema per cercare di non disperdere, da una parte le commesse prodotte fino a qualche settimana fa a Mondovì, e dall’altra per salvaguardare le importanti professionalità acquisite in questi anni dalle Lavoratrici."

"In secondo luogo, infine, vi chiediamo di darci il vostro contributo, sicuramente prezioso, per cercare di avviare un percorso di ricollocazione del personale, consapevoli del fatto che se oggi è difficile trovare un lavoro, sicuramente lo è ancora di più se a cercare una nuova occupazione è una lavoratrice donna. Ma vogliamo comunque sottoporre il caso alla vostra attenzione, perché pur cosci del fatto che per chiunque perda il lavoro questo rischia di essere un dramma, evidenziamo il fatto che tra le lavoratrici vi sono dei casi assolutamente meritevoli di attenzione particolare: una donna madre con due figli a carico di cui uno autistico, un’altra madre di tre figli con marito che anche esso non percepisce lo stipendio da più di 4 mesi, un’altra donna con marito che contemporaneamente sta perdendo il lavoro."

Già accolta la richiesta: l'incontro si terrà lunedì 9 maggio prossimo alle 13, presso l'assessorato al Lavoro della Regione Piemonte.

r.g.

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