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Eventi | 30 maggio 2016, 14:09

Per "Recondite Armonie" arriva "Intrecci": appuntamenti a Savigliano, Saluzzo, Monforte d'Alba, Cherasco e Bra

Dal 3 giugno al 14 ottobre

Per "Recondite Armonie" arriva "Intrecci": appuntamenti a Savigliano, Saluzzo, Monforte d'Alba, Cherasco e Bra

L’accoglienza di un’idea di musica a 360 gradi, comprendente le multiformi sfaccettature del fenomeno, in una visione aliena da barriere di qualsiasi specie, costituisce un primo feed-back del calendario 2016 di “Recondite Armonie”, rassegna organizzata dall'Associazione Amici della Musica di Savigliano.

Un atteggiamento caleidoscopico da non confondersi con una disordinata accoglienza di qualsivoglia suggestione, bensì piuttosto rispondente a precisi fili conduttori, attenti a favorire nell’ascoltatore tragitti di approfondimento critico-estetico, spettacoli diversificati e variegati che contemplano una pluralità di forme espressive, spaziando dalla musica colta (classica) alla musica folk (popolare), sia autoctona sia straniera, dalla letteratura alla musica liturgica, dal teatro alla musica classica.

Così non costituisce fonte di sorpresa se l’inaugurazione del cartellone e la sua chiusa avvengano nel segno della musica celtica (Birkin Tree, Elena Spotti e Fabio Rinaudo, Trio Euron-Rosso-Zegna): sonorità cameristiche, malinconiche melodie e danze brillanti, frutto della creatività di un popolo che nella musica raccontava una storia travagliata evocando una geografia di paesaggi misteriosi ed inquietanti. Ancora ad illustrare il pianeta in cui la contaminazione agisce coniugando materiale sonoro proveniente da tradizioni musicali di diverse nazioni, o meglio, regioni culturali, facendo convergere in un lavoro di ricerca verso stili e repertori, le musiche etniche e folkloriche, le nuove musiche urbane e le musiche di sintesi, ritornano gli artisti del complesso Manomanouche, nonché il jazz personalissimo delle improvvisazioni al pianoforte di Enrico Pierannunzi.  Lo stile eclettico del calendario si realizza non solo a livello contenutistico ma pure nelle modalità di allestimento, dove si premiano situazioni di sinergie tra le diverse esperienze artistiche e si sposano soluzioni originali,  come lo spettacolo “Histoire de Carmen”, dove le celeberrime musiche di Bizet vengono coordinate da una lettura drammaturgica specifica, capace di considerare anche le fonti letterarie dell’avvincente storia della zingara maliarda, attribuibili all’omonima novella di Merimèe.

Nella tradizione, invece, degli allestimenti all’aperto il titolo accolto nella cornice della Piazza Martiri della Libertà di Bra sarà “Tosca” di Puccini,  realizzata grazie alla collaborazione con l’Orchestra Filarmonica del Piemonte ed il partnerariato con il Concorso per cantanti lirici “Enzo Sordello” di Cuneo. Uno sguardo invece sulle modalità di fruizione dell’opera lirica in un Ottocento privo evidentemente di modalità mediatiche, sarà offerto dal nonetto di fiati “Krommer”, con uno sguardo sul mondo della trascrizione.

L’attenzione al territorio che distingue le strategie della programmazione artistica si realizza pure nell’ospitalità offerta ad una formazione vocale come il Coro “Città di Savigliano”, protagonista di un concerto di ispirazione mariana nel Santuario dell’Assunta di Cherasco. Non l’unica occasione per frequentare le storiche e splendide architetture delle chiese piemontesi, laddove “Recondite Armonie” si completa anche dei concerti dedicati al re degli strumenti, ossia l’organo: appuntamenti con la musica ma anche con le particolarità di manufatti organologici che costituiscono un patrimonio artistico tout-court.  

cs

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