Daniele Vecchioni e Paola Dalla Vecchia sono giovani, belli, e affermati. Si sono laureati a pieni voti nelle migliori università internazionali e hanno avviato una promettente carriera dirigenziale in multinazionali. La loro parrebbe una vita da sogno, senonché manca qualcosa. Daniele usa la corsa come valvola di sfogo, è un triatleta, scarica le tensioni del lavoro facendo sport e frequentando corsi da personal trainer e preparatore atletico. Spesso, però, questo sport praticato come estremo opposto di una vita sedentaria cui è vincolato per lavoro lo porta a infortunarsi: tendiniti e borsiti sono compagne di avventura e si rende pian piano conto che l’uomo è nato per correre, ma è diventato un animale da zoo.
Conosce Paola a un master MBA. Entrambi sono stati ammessi a questo master per meriti, perché sono giovani, ingamba e affermati. Insieme capiscono che nella vita c’è altro e decidono di lasciare tutto e imparare a conoscere sempre meglio il corpo umano. Daniele si iscrive all’università per laurearsi in scienze motorie. È la sua terza laurea, quella che contribuisce ad aprirgli un mondo nuovo. Intraprende un percorso, un cammino nei 5 continenti che attraversa, questa volta, non per aprire nuovi filiali di un’azienda, ma viaggiando, correndo, lavorando e studiando con i migliori coach e atleti. Si confronta e studia con i maggiori esperti di running a livello mondiale, come Lee Saxby e con coach di atleti d’élite come quelli della Premier League britannica e di svariati atleti olimpici. In questo percorso ha riscoperto l’arte della corsa e ha fondato il metodo “Correre Naturale” attraverso il quale aiuta le persone a raggiungere performance superiori alle aspettative. Oggi, insieme, portano la cultura del running attraverso l’Europa proponendolo a bambini, adulti, donne, uomini, amatori e professionisti che desiderino riscoprire cosa significhi essere “Nati per correre”.
“L’uomo è nato in movimento, ma vive in uno zoo – spiega Paola Dalla Vecchia – disimpariamo a usare correttamente la nostra muscolatura. Il metodo non è rivolto solo ai runner, ma a chiunque. La sedentarietà fa sì che non utilizziamo correttamente le nostre potenzialità aumentando il rischio di infortuni. Il metodo insegna a muoversi correttamente nel tempo libero, ma anche lavorando. Collaboriamo con molte aziende che ci chiedono di insegnare al loro personale a sfruttare al meglio le proprie potenzialità. Ad esempio è possibile cambiare l’altezza del computer e trascorrere parte del tempo in piedi e parte accovacciati in posizione di squat. Questo è solo un esempio di quanto si può fare per tornare a essere persone più sane, in forma.”
Assistendo alle lezioni viene da pensare che oltre che più sane e in forma si possa essere anche più felici.
Quello di sabato a Fossano è stato il primo workshop in Piemonte di “Correre Naturale”. Il successo dell’evento che ha fatto il tutto esaurito dei 20 posti a disposizione ha spinto il team di Sportification ha valutare una replica, appena il team avrà una data libera.