"Tanti auguri da chi ti ha amato anche prima che nascessi, Gabry"

Buon compleanno,

doveva essere "Il compleanno". Già, lo avevamo immaginato da tempo: tu, il nostro cucciolo, che diventavi grande, quanti sogni e aspirazioni affidati a quella data del 23 giugno 2016.

Tomorrowland, la musica era la tua ricarica naturale, finalmente la patente della macchina, il viaggio studio all'estero in Inghilterra, l'inglese era la tua seconda lingua, regalo per la promozione, l'anno dopo la "Matura" e poi l'universita'. Soprattutto festa, magari con papi, lui 45 quest'anno; al mare in tenda da solo con gli amici, la spiaggia, le feste, i giri in moto, lo stage come esperienza di vita: tu sempre così contento di imparare e fare nuove amicizie, l'indipendenza una delle tue tante priorità.

Niente di tutto questo accadrà però, perchè qualcuno, in un solo attimo di distrazione, ti ha rubato la vita, cancellato i sogni e fermato la nostra al 30 novembre 2015.

Vivere la morte di un figlio è la piu' dolorosa esperienza che un padre e una madre possano fare, un evento straordinario e innaturale che non si può accettare. Sarebbe bello andare al di là della ragione per ottenere una spiegazione come e quando si desidera, ma la spiegazione non c'è, non esiste. Ciò che ti travolge è una vera e propria distruzione e la vita non è più quella di prima, un pensiero fisso, sempre uguale. La lentezza del tempo, l'enormità del vuoto e l'attesa anche del piu' piccolo segno, sono i tuoi tormenti quotidiani.

Un dolore che ti acceca, non ti lascia vivere fino a chiederti cosa ci stai a fare qui; tutto è irreale un'esistenza piatta, incolore dentro a una vita che va avanti e che ti fa capire che tutto puoi sopportare ma non il fatto che tu non tornerai mai più.

Tanti auguri Gabry, da chi ti ha amato di un amore vero e puro ancora prima che tu nascessi e che troverà pace quando ti ritroverà per abbraciarti in eterno: allora e solo allora tornerà il sorriso.

Ma e Pa