"I tavoli sono ancora aperti, così come diverse sono le questioni ancora da risolvere. Le cose si stanno lentamente evolvendo e, personalmente, sono ottimista: tutte le parti in causa si rendono conto che non terminare gli ultimi lavori ora che siamo in dirittura d'arrivo sarebbe davvero un peccato."
Non sembra aver cambiato troppo le carte in tavola per quel che riguarda gli ancora mancanti lavori del 2° lotto dello Stadio del Nuoto di Cuneo, la recente decisione della Barberis S.p.a., società albese costruttrice della nuova piscina e ormai da mesi in concordato preventivo, di consegnare le prime lettere di licenziamento ai propri dipendenti.
Se della chiusura della ditta questi ultimi non sono rimasti sorpresi, lo stesso sembra valere per Gianluca Albonico, amministratore delegato di CSR Roero. Che ha anche sottolineato come l'azienda si sia sempre comportata in modo esemplare, e che anche in queste concitate fasi stia collaborando perché tutto vada per il meglio.
"L'opzione più praticabile (ovvero quella che ci farebbe perdere meno tempo), secondo i pareri dei consulenti finanziari, di noi come gestore, del comune di Cuneo e del commissario preposto allo svolgimento del concordato preventivo, - ha detto Albonico - sarebbe l'affitto del ramo d'azienda interessato. Staremo a vedere. Molto probabilmente, come già avevamo ipotizzato, sarà necessaria una proroga sui tempi di chiusura del cantiere."
In merito abbiamo tentato anche di strappare una dichiarazione a Filippo Monge, senza successo: il presidente ANCE ha preferito non esprimersi sulla situazione della conosciutissima Barberis.
Particolarmente ottimista, invece, l'assessore allo Sport del comune di Cuneo Valter Fantino, che sottolinea come la via dell'affitto del ramo d'azienda sia probabilmente la più praticabile: "Non ci sono percorsi facili, ma la Barberis S.p.a. è un'azienda molto seria e quotata, che non penso avrebbe troppi problemi a risultare appetibile in questo senso. Il livello proposto dall'azienda è perfettamente sottolineato dal livello qualitativo del nostro Stadio del Nuoto; personalmente trovo assurdo il mondo di oggi, che permette ad aziende di questo tipo di cadere."