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Eventi | 29 luglio 2016, 09:59

Frabosa Soprana intitola una piazza al dottor Rino Benso e riscopre la sua toponomastica

La cerimonia inaugurale avrà luogo sabato 30 luglio alle 16.30; subito dopo, sarà presentato il fascicolo curato da Maria Castagnino e Furio Ciciliot

Immagine tratta da www.storiapatriasavona.it

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Sarà intitolata al compianto dottor Rino Benso la piazzetta antistante alla sala polivalente di Frabosa Soprana. La cerimonia inaugurale, alla presenza delle autorità, andrà in scena sabato 30 luglio alle 16.30 e celebrerà la memoria di una delle figure storiche della località monregalese, capace di promuovere iniziative in grado di divenire un prezioso volàno economico e turistico, come ad esempio la "Sagra della Raschera d'alpeggio e del Brüss".

A seguire, andrà in scena un altro importante appuntamento per la tradizione e il retroterra culturale della popolazione frabosana; infatti, Maria Castagnino e Furio Ciciliot presenteranno ufficialmente il loro fascicolo denominato "Toponimi del Comune di Frabosa", teso a recuperare e salvaguardare nomi e vocaboli tipici della lingua "Kyé", il dialetto della valle Corsaglia.

All'evento prenderanno parte anche il professor Nicola Duberti e la corale di Villanova Mondovì.

"L'idea di un lavoro sui toponimi - ha asserito Maria Castagnino - era già nata parecchi anni fa all'interno dell'associazione culturale "E Kyé" di Fontane, ma non aveva ancora trovato realizzazione. Sono venuta a conoscenza dell'esistenza di una realtà ligure, la "Società Savonese di Storia Patria onlus"(www.storiapatriasavona.it), che si occupa di progetti di toponomastica storica, e ho partecipato alla presentazione del loro fascicolo su Vicoforte. Con gli altri componenti della nostra associazione abbiamo deciso di chiedere informazioni e, in seguito, con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Frabosa Soprana abbiamo avviato il lavoro con questa società".

Il racconto prosegue con la narrazione delle varie tappe che hanno portato alla conclusione del progetto: "Il lavoro ha preso avvio da un'autorevole fonte storica, ossia il Catasto del 1785, conservato negli archivi municipali. Da esso sono stati selezionati circa 1000 toponimi, dai quali è partita la ricerca per trovare la loro collocazione. L'opera di individuazione è durata circa un anno ed è stata abbastanza complessa per la difficoltà di cubicazione dei toponimi, sia per lo spopolamento sia perché sono rimasti pochissimi anziani che possano vantare una profonda consocenza del territorio. Tuttavia, la collaborazione, la disponibilità e la pazienza di molte persone ci hanno consentito di portare a termine il lavoro in maniera soddisfacente. A loro va il nostro grazie più sentito".

Alessandro Nidi

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