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Solidarietà | 15 agosto 2016, 20:54

Bra: un successo la festa di ferragosto della comunità senegalese

Ospiti, ricchi piatti e preghiere al Palasportgente di Via Ballerini

Bra: un successo la festa di ferragosto della comunità senegalese

L’auspicio è stato pienamente soddisfatto. Tra le preghiere, la condivisione del cibo e prove di convivenza, alla festa di ferragosto della comunità musulmana senegalese hanno partecipato in tanti.

La manifestazione si è svolta lunedì 15 agosto presso il Palasportgente di Via Ballerini a Bra e, come hanno fatto nella precedente edizione, gli organizzatori si sono impegnati a coniugare l’aspetto tradizionale religioso con l’approfondimento di temi di stretta attualità. Stavolta si è parlato di famiglia, come culla di pace e fratellanza, prodromica alla perfetta integrazione. La giornata è iniziata alle 10 con la lettura del Corano e con il pensiero a Cheikh Ahmodou Bamba, figura carismatica a cui i senegalesi sono molto legati ed al quale è dedicata l’unione culturale che fa capo al maestro Khaly, attualmente in Senegal.

“Con questi eventi si rafforza la conoscenza della nostra comunità che è ben integrata, numerosa e laboriosa nel tessuto locale”, ha spiegato Thioub Cheikh, presidente della commissione finanziaria dell’Associazione Senegalese Bra Alba Roero Langhe.

A seguire, preghiera e dibattito alla presenza di Mor Samb, presidente dell’Associazione senegalese che ha promosso l’evento con la collaborazione del Comune di Bra, rappresentato dalla sindaca Bruna Sibille, che ha fatto gli onori di casa e brindato all’amicizia con un dolcissimo infuso di karkadè: “Ieri (14 agosto, ndr.) la festa indiana delle donne, oggi (15 agosto, ndr.) la festa senegalese. Questa città ha una sua tradizione ed un suo modo di vivere, ma riserva anche una capacità di integrare le tradizioni di chi proviene dal resto del mondo e qui trova un luogo in cui lavorare, farsi una famiglia per poi entrare nel contatto più generale con la comunità. Io credo che questo sia proprio l’elemento più bello, creare una comunità, non perdere le proprie radici, ma essere pronti a collegarsi con tutte le attività che vengono offerte. Infatti, un gruppo dei presenti partecipa all’iniziativa “coloriamo la città” e ciò vuol dire sentirsi della propria comunità e non sradicati dal luogo da cui si proviene”.

Niang El Hadji, vice presidente dell’ASBARL, dà, invece, i numeri della festa: “Le presenze sono circa 250. Alcuni dei 25 bambini presenti sono deputati alla lettura del Corano, come prova di apprendimento che servirà ad introdurli al livello superiore sotto la guida dell’Imam Maodo”. Infine, il momento tanto atteso della distribuzione del classico pasto senegalese denominato chebugen a base di riso, pesce, spezie e verdure, che ha visto protagoniste indiscusse le donne ed a cui erano invitati tutti gratuitamente. “Abbiamo fatto provvigioni e cucinato per quasi due giorni senza sosta, utilizzando più di 20 kg di riso e circa 25 kg di pesce per una pietanza che ha riscosso altissimo gradimento. Pure le bevande come il ginger ed il bouie (bevanda ottenuta dalla polpa del frutto di baobab, ndr.), sono state preparate in casa” ci spiega la giovane Mamme Diarra in foggia brillante e colorata. Sapori, allegria e culto sono i tre elementi che riassumono la natura dell’avvenimento che ruota intorno alla spiritualità di un popolo capace di mettere in pratica l’insegnamento del Corano attraverso la devozione, il lavoro e la condivisione.

Ospite anche quest’anno la scrittrice Silvia Gullino che ha ricevuto parole di affetto e stima da parte dell’Imam Maodo Gadiaga: “Una donna bianca con il cuore nero, per la sensibilità e l’attenzione che porta al nostro Paese, così come l’intera città di Bra”. Lei ha ringraziato e subito replicato. “In un mondo dove si alzano muri, si chiudono le frontiere, questi eventi ci portano a riflettere su una doverosa apertura all’accoglienza come fondamento per la costruzione di un arcobaleno di pace e fratellanza in cui ognuno di noi si deve sentire attore e non spettatore. Le differenze possono produrre scontri, ma anche molti incontri. Tutto ciò comporta delle perdite, ma soprattutto degli arricchimenti. Per me l’Africa è maestra di umanità, ospitalità e la giornata di oggi dimostra che è occasione da non lasciarsi sfuggire”. Un’occasione che è stata vero arricchimento.

cs

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