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Attualità | 23 agosto 2016, 18:18

Nasce il comitato delle Terre Alte per il Sì al Referendum Costituzionale

Riceviamo e pubblichiamo

Nasce il comitato delle Terre Alte per il Sì al Referendum Costituzionale

Egregio Direttore,

il comitato delle Terre Alte per il Sì al Referendum Costituzionale si è formato a luglio unendo un gruppo di giovani appassionati di politica, tra i quali molti non sono mai stati in un partito. La debolezza delle istituzioni democratiche, data dalla sua incapacità di decidere in tempi rapidi, permette a organismi e poteri internazionali di decidere al posto nostro, con principi ben lontani da quelli di  solidarietà e di libertà politica nei quali tutti noi ci riconosciamo. Le emergenze politiche, economiche e geopolitiche sono tali che i discorsi sulle istituzioni sembrerebbero residuali, inutili se non irritanti.  

Noi crediamo che non sia così. Il referendum è la prima grande occasione per quella che, speriamo, diventi una nuova stagione di riflessione politica in Italia e in Europa. Molti amici e molte persone, che personalmente ciascuno di noi stima molto, sono fortemente contrarie alla riforma. Tuttavia noi riteniamo convintamente che la riforma, nata da un compromesso anche con forze politiche che poi l’hanno disconosciuta, sia nel merito ampiamente positiva e che sul piano politico possa rappresentare un momento essenziale per far rinascere un discorso democratico che non si riduca ad uno spettacolo avvilente di veti incrociati tra le forze parlamentari. E' il momento di andare alla sostanza delle cose.   

Con questa riforma infatti si affrontano dopo decenni di discussioni alcuni punti centrali relativi al funzionamento dello Stato e della amministrazione pubblica in senso ampio. Ne citiamo alcuni in rapida successione: Il superamento del bicameralismo paritario, la introduzione di procedure legislative più rapide ed al contempo più rispettose del Parlamento, il rafforzamento del referendum, la razionalizzazione delle decretazione di urgenza, l'innalzamento delle maggioranze necessarie per l'elezione del Presidente della Repubblica, il recepimento del principio di trasparenza in seno alla P.A. a livello costituzionale,  il recepimento della giurisprudenza della Corte Costituzionale in merito alla distribuzione delle competenze tra Stato e Regioni, l’abolizione delle Province, il potere dello Stato di determinare indicatori di costo per la pubblica amministrazione validi su tutto il territorio nazionale, la possibilità di sottoporre a giudizio di costituzionalità preventiva le leggi elettorali, per evitare che si ripetano casi come quello del “Porcellum”.  

Il numero di modifiche apportate al testo costituzionale sta a testimoniare del grande sforzo, finalmente organico, di riorganizzare globalmente e coerentemente le nostre istituzioni. 

Tutti i discorsi di personalizzazione del voto non ci interessano, noi vogliamo discutere nel merito della riforma. Quest' autunno potrebbe segnare la riscossa delle forze democratiche: un Parlamento più forte perché più capace di decidere, governi più stabili, maggiore partecipazione dei cittadini. Speriamo di avere occasione di conoscere ed incontrare quante più persone interessate ad approfondire, organizzare incontri o anche solo a discutere di progetti e Costituzioni. 

Per sottoscrivere il manifesto:   Pagina FB Terre Alte per il Sì ; Blog Terre Alte per il SI ; bastaunsiterrealte@gmail.com    

c.s.

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