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Saluzzese | 24 agosto 2016, 18:03

A giorni anche nell’Unione comuni del Monviso il provvedimento “unico” per contrastare ludopatia e gioco d’azzardo

Le conferme giungono direttamente dal presidente dell’Ente montano Mario Anselmo che sottolinea: “necessaria un’uniformità di pensiero e di azione”

Immagine di repertorio

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Giungeranno a breve anche nelle Valli del Monviso i provvedimenti di “disciplina degli orari di funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro installati negli esercizi autorizzati”, vale a dire quelle misure che mirano a contrastare la ludopatia ed il gioco d’azzardo.

La conferma ci arriva dal presidente dell’Ente montano e sindaco di Paesana Mario Anselmo. “Stiamo esaminando – ci ha detto Anselmo – la comunicazione giunta dalla Provincia, che ha sollecitato tutti i Comuni ad intervenire in questa direzione. Ho inoltrato la nota provinciale all’Unione, in modo da emanare un provvedimento che coinvolga tutti i comuni aderenti: non avrebbe senso, infatti, emettere un’ordinanza singola per Paesana, è necessario avere uniformità di pensiero e di azione”.

Il provvedimento, che ci è stato confermato dovrebbe essere ratificato nei prossimi giorni, ha come scopo la tutela dei soggetti più deboli, cercando di evitarne il facile accesso alle “slot machines” e imponendo che gli apparecchi rimangano spenti nella fascia oraria che va dalle ore 24 alle ore 12.

Una misura sulla falsariga di quella che prevedeva il divieto di installazione di apparecchiature con vincita in denaro nei pressi di luoghi sensibili come – ad esempio – le scuole.

Nella fascia oraria prevista dall’ordinanza, le “slot” dovranno essere spente e rese inaccessibili al pubblico.

Anselmo, nell’ottica dell’uniformità di pensiero e di azione di cui abbiamo scritto poc'anzi ha inoltre allargato le vedute agli enti “vicini di casa”: “è chiaro – ci ha detto – che gli orari dovrebbero essere uguali, oltre che a livello di Unione montana del Monviso, anche a quegli Enti montani limitrofi”.

Nella fattispecie, aggiungiamo noi, all’unione che comprende i comuni di Barge, Bagnolo Piemonte ed Envie.

Dopo i provvedimenti emanati dalle Sette Sorelle della Granda, anche le Valli del Monviso, che a livello di popolazione potrebbero essere tranquillamente paragonata ad un’“ottava sorella”, stanno per accogliere gli input provinciali.

Nicolò Bertola

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